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Il Tribunale di Locri ha condannato a quattro anni di reclusione Rosy Canale, la fondatrice dell'associazione antimafia "Movimento donne di San Luca", coinvolta nell'inchiesta "Inganno" della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, ma non per reati di mafia. La donna era accusata di avere utilizzato finanziamenti pubblici destinati a sostenere il movimento ed iniziative contro le cosche per fini personali. Il pm aveva chiesto la condanna a 7 anni. Rosy Canale era stata rinviata a giudizio il 27 giugno del 2014 per truffa e malversazione. Nell'inchiesta "Inganno" sugli affari delle cosche Nirta e Strangio di San Luca erano coinvolte altre cinque persone, tra le quali l'ex sindaco del paese Sebastiano Giorgi. I cinque hanno optato per il rito abbreviato.