VIDEO | Mattinata infernale per gli automobilisti che hanno percorso il tratto compreso tra Santa Maria del Cedro e Scalea. Ma l'imbottigliamento sull'asfalto di fuoco non è l'unico disagio
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La Calabria è oggettivamente uno dei posti più belli del mondo, ma a differenza di altre rinomate località turistiche, raggiungere la punto dello Stivale è una vera e propria impresa, specialmente se decidi di arrivarci ad agosto, quando vi si riversa qualche milione di turisti. E, per forza di cose, quei tanti turisti hanno un'unica possibilità per accedervi, ossia, percorrere la strada statale 18 - Tirrena Inferiore, costruita quasi 100 ani fa, che del secolo scorso si porta dietro ancora disagi e pericoli. E le lunghe, lunghissime e snervanti code sotto il sole cocente. E' una delle più importanti arterie di collegamento del sud Italia, ma ha una sola carreggiata con due corsie, una per ogni senso di marcia, e attraversa spesso i centri urbani, costringendo gli automobilisti a viaggiare a passo d'uomo, tra incroci, attraversamenti pedonali, cantieri, buche e restringimenti.
1 ora e 40 minuti per una dozzina di chilometri
Se nel mese di luglio il traffico si congestiona unicamente all’inizio e alla fine di ogni week-end, a partire dalla prima settimana di agosto la strada statale 18 è letteralmente impraticabile. Di mattina, di pomeriggio e di sera. In qualsiasi fascia oraria. Questa mattina, ad esempio, gli automobilisti che hanno percorso una dozzina di chilometri, tra Santa Maria del Cedro e Scalea, hanno impiegato oltre un'ora e mezza. Considerata la calura asfissiante, molti viaggiavano con i portelloni dell'auto aperti in cerca di un alito di vento. Alcuni genitori sono scesi dall'auto per cercare refrigerio per i bimbi più piccoli e altri si rinfrescavano versandosi dell'acqua alla testa. Nonostante ciò, l'imbottigliamento sull'asfalto di fuoco non è l'unico disagio.
Incidenti all'ordine del giorno e politica sorda
Sulla strada statale 18 si registrano, quotidianamente, numerosi incidenti stradali, molti dei quali fatali. Ovviamente con la stagione estiva, gli incidenti si moltiplicano e ai disagi di tutti i giorni si aggiungono anche quelli legati alle stragi della strada, soprattutto in quei tratti dove non esiste nessuna alternativa, nemmeno periferica.
Nel corso degli anni sono state tante le iniziative di associazioni e cittadini che hanno mostrato la necessità di realizzare nuovi collegamenti. Ma anche in questo caso la politica non ha mantenuto le promesse. La strada che dovrebbe collegare la città di Scalea all’uscita autostradale di Mormanno, avrebbe dovuto essere pronta già da un paio di anni e invece i lavori sono ripresi soltanto da qualche settimana. Non solo, lo stesso cantiere rappresenta un serio pericolo per gli automobilisti, dal momento che nei suoi pressi risulta una brusca deviazione e un altrettanto busco restringimento della carreggiata, che non favorisce il passaggio di pullman e tir. Della bretella che dovrebbe collegare invece San Nicola Arcella e Cirella, frazione di Diamante, nemmeno si parla più.