Carenza di posti letto all’Annunziata e ambulanze negli spoke provinciali e soprattutto sul Giannettasio e sul Compagna. Decine di barelle in corsia
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Decine di barelle, oltre ai posti letto occupati. È questo lo spettrale scenario delle ultime ore nei pronto soccorso degli ospedali della provincia di Cosenza. Nell’occhio del ciclone sono finiti soprattutto il Giannettasio ed il Compagna di Corigliano Rossano che stanno provando a tenere botta all’emergenza, ed alle ambulanze che giungono buona parte del territorio provinciale.
E questo perché il pronto soccorso dell’ospedale di Cosenza nella giornata di oggi sta ricevendo solo codici rossi e dirottando tutto il resto altri verso altri presìdi. Una situazione emergenziale dettata dall’enorme afflusso, di queste ore, ma soprattutto dalla carenza di posti letto nei reparti dell’Annunziata che attualmente ne conta circa 450 sui 600 previsti sulla “carta” ma mai attivati. Reperire, quindi, un posto letto in chirurgia, medicina, ortopedia e negli altri reparti nell’hub cosentino è impresa titanica: un deficit di posti letto e quindi un imbuto che sta mandando in sofferenza gli ospedali della provincia più vocati all’emergenza-urgenza, soprattutto a Rossano dove si stanno registrando anche in queste ore numerose ambulanze in arrivo.
Al Giannettasio da ore la situazione è insostenibile. I dodici posti letto disponibili in osservazione breve intensiva – già carenti rispetto al reale fabbisogno –come sempre sono occupati non bastano all’ondata di pazienti in arrivo. E così non è restato altro da fare che allestire decine di barelle nelle corsie, utili a fornire un supporto minimo ai tanti pazienti che stanno occupando triage, astanteria e sala d’attesa.
E come un cane che si morde la coda il personale sanitario – anche questo di per sé atavicamente carente – sta compiendo i salti mortali per fornire risposte all’utenza. Peraltro, il sovraccarico di lavoro sta gravando su una pianta organica già ridotta all’osso, in un ballo di responsabilità difficile da assumersi a causa dei tanti pazienti in overbooking “ricoverati” sulle barelle, rispetto al numero di sanitari di turno.
Una situazione ormai insostenibile che pare si stia ripetendo più volte a Cosenza negli ultimi mesi, mentre la nottata si preannuncia difficilissima.
Effetti collaterali – tutto questo – della programmazione dei livelli essenziali di assistenza, dei posti letto disponili sul territorio, che nel nordest calabrese si assestano tra i più bassi d’Europa.