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Nessun nuovo pubblico ministero a Reggio Calabria: i quattro posti disponibili nella procura reggina sono andati deserti. Nessun magistrato italiano ha fatto domanda per un'esperienza nell'organo inquirente della città dello Stretto. Nell'intero Distretto giudiziario reggino ci sono 21 posti liberi ma non si trova nessun aspirante disposto ad occuparli. Una carenza d'organico cronica aggravata dal rifiuto di arrivare in una sede complessa come Reggio ma soprattutto dai finanziamenti sempre più risicati che la giustizia riceve in Italia. E tra poche settimane la procura ordinaria di Reggio perderà 5 magistrati, mentre quella antimafia ne saluterà 2. "È impensabile che ci possano essere tante scoperture in un distretto in cui si combatte l'organizzazione mafiosa più potente al mondo" ha commentato il procuratore Federico Cafiero De Raho "La soluzione - ha proseguito – è dare incentivi ai magistrati che scelgono di venire qui". Una situazione già denunciata più volte dal capo degli inquirenti reggini: il tribunale che gestisce la gran parte dei processi alla ndrangheta del Paese ha lo stesso organico del foro di Pavia.