Sarà la sezione Lavoro del Tribunale di Catanzaro, oltre al Tribunale amministrativo regionale, a dirimere l'intricata vicenda insorta attorno all'avviso emanato dalla Regione Calabria volto all'individuazione di un dirigente cui affidare la guida della Protezione civile. I quattro candidati esclusi dalla prima procedura interna bandita alla Cittadella regionale hanno infatti proposto ricorso al Tribunale per ottenere l'annullamento del secondo avviso pubblicato a breve distanza dal dirigente regionale del dipartimento Organizzazione e Risorse Umane, Bruno Zito, e rivolto questa volta a soggetti esterni all'amministrazione.

 

Nel ricorso proposto dall'avvocato Giuseppe Pitaro per conto di Pietro Cerchiara, 64 anni residente a Rende; di Gianfranco Comito, 60 anni, di Vibo Valentia; di Giuseppe Iiritano, 51 anni, di Catanzaro e di Salvatore Siviglia, 64 anni, residente a Rende tutti risultati esclusi dalla prima procedura si punta il dito contro un presunto difetto di istruttoria che avrebbe inficiato la selezione. "Ammesse le candidature, corredate di schede professionali e di curricula dei candidati - si legge nel ricorso - accadeva che, che in modo del tutto immotivato e illogico, e con un macroscopico difetto di istruttoria, il dirigente generale reggente del dipartimento Presidenza trasmetteva alla Giunta regionale una nota recante la valutazione di uno solo dei candidati, l’ing. Giuseppe Iiritano, dirigente del Dipartimento “Infrastrutture, Lavori pubblici, Mobilità”, all’esito della quale «avuto riguardo alle capacità organizzative richieste per lo svolgimento dell’incarico [...], non risulta aver maturato le competenze organizzative necessarie per la direzione di una struttura, quale l’UOA Protezione Civile, caratterizzata da molteplici e specifiche funzioni, attribuite dall’ordinamento nazionale e regionale, in materia di intervento in situazioni di calamità naturali e di emergenza».

 

"Per gli altri tre dirigenti - Pietro Cerchiara, Giuseppe Comito e Salvatore Siviglia - nessuna istruttoria è stata invece mai realizzata - secondo la tesi difensiva - e gli stessi erano e sono ancora in attesa di conoscere le ragioni giuridiche poste alla base di una loro (eventuale e inesistente) esclusione e/o inidoneità. Nonostante ciò, la nota istruttoria concludeva nel non individuare alcun dirigente interno per il conferimento dell’incarico. Repentinamente e con quella che sembra una lotta contro il tempo compiuta nottetempo, il giorno seguente, 07/11/2018, il dirigente del Dipartimento Personale della Regione pubblicava sul sito internet un avviso per il conferimento dell’incarico a soggetto esterno all’amministrazione regionale. A seguito di istanza di accesso agli atti, gli odierni ricorrenti venivano a conoscenza del fatto che tale avviso risultava e risulta pubblicato in assenza di un’apposita delibera di Giunta regionale, ma solo a seguito di una mera nota del segretario generale, trasmessa al dirigente del Personale, nella quale si riporta un “estratto del processo verbale” della seduta della Giunta".

 

Luana Costa