L'accusa è di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, attesa in settimana la sentenza. Oggi è anche candidato alle regionali: «Comunque vada continuerò il mio impegno per dare una speranza a questa terra»
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Entreranno domani in camera di Consiglio i giudici del tribunale di Locri, chiamati a pronunciarsi nell’ambito del processo a carico di Mimmo Lucano, l’ex sindaco di Riace accusato di far parte di un’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, truffa e peculato sui progetti di accoglienza ai migranti nel piccolo borgo della Locride. Ieri i suoi legali, gli avvocati Pisapia e Daqua, hanno chiesto per lui l’assoluzione da tutti i reati contestati.
«Ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicino, i quali mi hanno aiutato a sopportare un momento di amarezza per non perdere la speranza di avere giustizia non solo per me, ma per un piccolo comune che aveva scelto la strada della solidarietà e dell’umanità – ha detto Lucano a margine delle arringhe finali dei suoi difensori -. Adesso è il momento decisivo. Accetterò serenamente, qualsiasi sarà, l’esito del processo. Il dibattito processuale ha dimostrato l’inconsistenza dei reati che la Procura mi contesta, e non ho rancore verso nessuno».
L’ex sindaco riacese, candidato anche alle prossime elezioni regionali, non teme ripercussioni politiche. «Non cerco alibi – ha rimarcato - ci sono altre motivazioni che mi hanno portato a candidarmi alle regionali. Accetterò con serenità anche l’esito delle urne. Comunque vada continuerò il mio impegno politico per dare una speranza a questa terra che merita un futuro degno di questo nome». La sentenza del processo è attesa per giovedì 30 settembre.