Prescrizione abusiva di farmaci e spaccio di sostanze stupefacenti. Il tribunale monocratico di Cosenza, rappresentato dal giudice Iole Vigna, ha condannato tutti gli imputati del processo “Ricettopoli, così come richiesto dalla procura di Cosenza, coordinata dal procuratore capo Mario Spagnuolo.

Nell’udienza svoltasi il 21 luglio 2022, il pubblico ministero Margherita Saccà, aveva replicato alle memorie difensive presentate dalle difese, ribadendo le presunte condotte illecite contestate soprattutto ai tre farmacisti di Cosenza, imputati nel procedimento, conclusosi dopo circa due anni di dibattimento.

La sentenza

La sentenza di primo grado è finita con la condanna dei farmacisti cosentini Angela Pugliano (assolta per due capi d’accusa), Giuseppe Carnovale e Pasquale Carnovale, rispettivamente a 4 anni e 10 mesi di reclusione, Giuseppe Chirillo a 4 anni e 10 mesi di reclusione, Aquilina Belmonte e Antonio Scarpelli a 4 anni e 8 mesi di reclusione, e Andrea Gagliano a 2 anni di reclusione.

In sede di requisitoria, l’ufficio di procura aveva chiesto per Andrea Gagliano 7 anni e un mese e 33mila euro di multa; per Giuseppe Chirillo 8 anni e 6 mesi e 70mila euro di multa; per Angela Pugliano 7 anni e 75mila euro di multa, per Pasquale Carnovale 7 anni e 75mila euro di multa; per Giuseppe Carnovale 7 anni e 75mila euro di multa; per Aquilina Belmonte 5 anni e 5 mesi e 35mila euro di multa; per Antonio Scarpelli 5 anni e 3 mesi e 35mila euro di multa.

Dichiarata la falsità delle prescrizioni abusive dell’ossicodone, farmaco finito nel mirino degli inquirenti, assunto anche da uno dei soggetti inizialmente coinvolti, ma poi escluso dal processo in quanto deceduto.

Nel collegio difensivo figurano anche gli avvocati Raffaele Brescia, Nicoletta Grandinetti, Stefano Gambaro, Pasquale Vaccaro, Maria Giusy Torchia e Claudio Nigro.