Annuncia di intraprendere ogni azione a tutela della propria dignità l'ex presidente di sezione della Corte d'Appello di Catanzaro, Marco Petrini, coinvolto nell'inchiesta Genesi e condannato a quattro anni e quattro mesi di reclusione per corruzione in atti giudiziari. L'indagine istruita dalla Procura di Salerno e sulle mazzette ricevute dal magistrato per aggiustare i processi pendenti in Corte d'Appello sono finiti lunedì anche al centro di un approfondimento giornalistico realizzato dalla trasmissione di RaiTre PresaDiretta.

I legali di fiducia del magistrato Francesco Calderaro e Agostino De Caro così scrivono in una nota: «In qualità di difensori di fiducia nonchè in nome e per conto del dottor Marco Petrini comunichiamo che il nostro assistito rappresenta e lamenta che durante la trasmissione Presa diretta nel corso dell'intervista a Emilio Santoro sono stati enunciati fatti non veri e sono stati espressi giudizi gravamente lesivi della persona e della dignità del dottor Petrini e di altri magistrati. Si è consumato un vero e proprio attacco alla persona del dottor Marco Petrini senza consentire allo stesso di difendersi e chiarire la sua posizione».