Raffiche di vento sul Ponte di San Nicola, nuovi dispositivi per prevenire incidenti

Si tratta di un anemometro e due tabelloni luminosi. I lavori sul cavalcavia, sito nel territorio cosentino, sono stati realizzati da Anas

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di Francesca  Lagatta
14 ottobre 2018
11:59

I noti disagi che vivono gli automobilisti sul Canal Grande in presenza di raffiche di vento, d'ora in poi potranno essere abbattuti grazie all'installazione di appositi dispositivi. Le apparecchiature registreranno la velocità del vento e quando questa supererà la soglia di sicurezza, i veicoli in transito saranno avvisati per tempo con segnali luminosi. I lavori sono stati realizzati da Anas e sono stati ultimati nelle scorse ore. 

Tabelle e anemometri

Le novità sono rappresentate principalmente da due installazioni. La prima riguarda un anemometro (lo strumento che determina la velocità e la direzione del vento) nella parte a est della carreggiata. Finora ne era stato montato soltanto uno, lato mare, ma dopo i primi tempi non era stato più messo in funzione, così come le lanterne semaforiche ad esso collegato. La seconda riguarda invece il montaggio di due tabelloni luminosi, che nella parte superiore presentano un pannello molto simile a quelli solari.


Il forte vento

A causa di una particolare posizione geografica, il problema più grave del più grande dei cavalcavia sannicolesi è rappresentato da sempre dalla forti raffiche di vento. Anche quando altrove il vento soffia in condizioni normali, lassù, a 60 metri d'altezza incastonati tra le colline, il rischio è sempre in agguato. Negli anni, infatti, in quel tratto si sono registrati diversi incidenti a causa del ribaltamento di mezzi pesanti o telonati, o di auto che hanno perso il controllo.

L'attenzione su Canal Grande

La tragedia di Genova non ha lasciato indifferente nessuno e subito dopo il 14 agosto tutti i ponti d'Italia sono finiti sotto la lente di ingrandimento di cittadini e istituzioni. Uno dei due cavalcavia ricadenti nel Comune di San Nicola Arcella, il cui nome è Canal Grande ma è noto come "ponte di San Nicola", ha particolarmente destato preoccupazione per crepe evidenti ed altre controversie denunciate già da anni.

Così, dopo i fatti di Genova, associazioni ambientaliste e amministratori del posto si sono affrettati per chiederne il monitoraggio, azione sfociata in un importante tavolo tecnico del 5 settembre scorso alla presenza del prefetto di Cosenza, Paola Galeone. Solo qualche giorno più tardi, gli uomini in tuta arancione erano sul posto a dare inizio ai lavori. Anche per quanto riguarda lesioni e cedimenti c'è da stare tranquilli, secondo gli esperti. L'ordinaria manutenzione, già ampiamente prevista, dovrà essere effettuata nei prossimi mesi.  

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