Si cerca di capire chi e perché abbia depositato la corrispondenza nei pressi del palazzo municipale senza consegnarla ai destinatari
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Violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza (art. 616 del codice penale). Questa l’ipotesi di reato sulla quale indagano i carabinieri delle Stazioni di Pizzo e Filadelfia dopo il ritrovamento di diverse lettere, raccomandante, corrispondenze, bollette e solleciti di pagamento rinvenuti a due passi dal municipio di Pizzo e dalla sala consiliare.
A coordinare le indagini, la Procura di Vibo Valentia diretta da Camillo Falvo che ha provveduto a richiedere al gip la convalida del sequestro di tutto il materiale rinvenuto e che i carabinieri stanno provvedendo in queste ore a catalogare. Diversi gli scatoloni ed i plichi ritrovati aperti dai carabinieri. Si cerca di capire chi e perché abbia depositato la corrispondenza nei pressi del municipio senza consegnarla ai destinatari. Diverse le piste seguite e non si esclude al momento alcuna ipotesi.