Non ci sarà nessun riparo sicuro per i migranti della piana di Gioia Tauro neanche per il prossimo inverno. Almeno così pare facendo due passi in via Serricella e via Maria Zita, dove sorgono gli immobili che dovrebbero ospitare, una volta ultimati, circa 160 lavoratori stagionali.  

 

Il superamento del modello di accoglienza basato sui campi dovrà attendere, le promesse della politica e delle istituzioni ad oggi continuano a restare lettera morta. Diversi problemi sarebbero stati riscontrati nel complesso di case di via Serricella e la loro assegnazione appare per il momento di là da venire.

 

Dopo l’abbattimento show della baraccopoli della vergogna, nel marzo dello scorso anno, si erano ipotizzate diverse strade per cancellare l’ultimo attendamento nell’area industriale di San Ferdinando, che costa decine di migliaia di euro al mese. Il progetto dell’accoglienza diffusa, grazie al quale i migranti dovevano essere ospitati nei diversi centri della piana di Gioia Tauro, è bloccato in prefettura perché nessun ente vuole prendersi l’onere di pagare per i prefabbricati che dovrebbero accogliere gli stagionali. Stallo anche a Rosarno, dove le case sono al vaglio di una commissione di collaudo.