Quelle che all'inizio sembravano richieste legittime per vedere il figlio nato nel 2018 sarebbero poi diventate pretesti per tentare di convincere la donna a riprendere la relazione
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Otto mesi di reclusione per stalking nei confronti dell’ex compagna. Questa la condanna a carico di un trentenne del Cosentino che per ben quattro mesi avrebbe perseguitato e minacciato la ex con inseguimenti, appostamenti e minacce.
Dopo la fine della sua storia d'amore, dalla quale aveva avuto un figlio nel 2018, secondo l’accusa, quelle che inizialmente sembravano richieste legittime per vedere il figlio piccolo, sarebbero diventate pretesti per tentare di convincere la donna a ritornare con lui. Tuttavia, dopo i rifiuti della vittima, quest’ultima avrebbe dovuto modificare le sue abitudini di vita a causa delle reazioni aggressive dell’uomo.
La vicenda è finita, quindi, nelle aule di giustizia. L’uomo avrebbe reso impossibile la vita alla donna. Dalle indagini sarebbero emersi svariati episodi nei quali l’uomo avrebbe minacciato anche altre persone, tra cui parenti e amici della vittima, tanto che la stessa per paura di appostamenti e aggressioni non usciva più sola da casa.
All’esito dell’istruttoria dibattimentale, il Tribunale di Paola ha emesso una sentenza di condanna a otto mesi di reclusione, senza sospensione della pena, oltre al pagamento delle spese processuali e dei danni subiti della vittima. In passato l’uomo era già stato condannato per lesioni. Ma deve ritenersi innocente fino a sentenza definitiva.