Si riapre una ferita profonda per Maria Antonietta Rositani che dopo aver visto la condanna per l’ex marito Ciro Russo, che tentò di darle fuoco, aveva trovato pace ma adesso è tutto nuovamente in discussione. «Mi sono ritrovata l’8 giugno ad andare in Corte d’appello e purtroppo sentire approvata una proposta della difesa che altro non poteva fare se non richiedere una perizia psichiatrica. In primo grado era stata totalmente scartata perchè è evidente che solo una persona sana di mente può premeditare tutto quello che lui ha fatto. Mi auguro che sia fatta giustizia per me e per tutte le altre donne che non hanno avuto la stessa mia fortuna».

E non smette di chiedere giustizia Maria Antonietta che dopo essere ritornata in vita e aver affrontato un calvario adesso teme il peggio. «La mia paura è che non venga dichiarato non in grado di intendere e volere al momento del fatto, ma anche oggi. Questo per me vorrebbe dire che tra 5 o 6 anni me lo potrei ritrovare davanti pronto a darmi fuoco o a mettere una bomba in qualunque posto mi trovi mettendo a rischio me e tutti i miei cari».

Una decisione che ha spiazzato anche i legali della Rositani. «Non ci aspettavamo questo – dichiara l’avvocato difensore Alessandro Elia – tuttavia superato questo momento di sorpresa, siamo ben consapevoli e fiduciosi che la perizia tolga e fughi qualsiasi dubbio su una eventuale incapacità di intendere e di volere di Russo».