Nei cassetti della Cittadella si nasconde un atto che «mantiene un intollerabile privilegio». È quanto denuncia il sindacato CSA-Cisal che sostiene di essere venuto a conoscenza di un decreto che risale al 30 marzo del 2009 in cui viene regolato il tetto massimo di spesa per l’utilizzo delle utenze telefoniche mobili, modulato a seconda del ruolo ricoperto all’interno della Regione. Un capitolo del bilancio regionale è quindi interamente dedicato a pagare, secondo il CSA-Cisal, l’abbonamento per le chiamate e la connessione ad internet di alcuni profili amministrativi “selezionati”.


«Il decreto del dipartimento “Organizzazione e Risorse Umane” – scrive il sindacato – prevede la seguente scala di spesa annuale: per dirigenti di livello generale 600 euro di benefit per l’utenza telefonica con collegamento internet incluso e servizio di segreteria; 500 euro di benefit per i dirigenti di settore con le stesse caratteristiche di servizio mentre 300 euro di benefit erano previsti per i dirigenti di servizio, ma la figura è da tempo confluita in quelli di settore; 300 euro sono invece i benefit per le sole chiamate dei titolari delle strutture speciali (segretari particolari e responsabili amministrativi) e 250 euro di benefit per gli autisti».


«Ma come è possibile – si chiede il sindacato – che alla Regione non si siano accorti che in tutti questi anni il mercato della telefonia mobile si è liberalizzato con tanto di offerte per chiamate e internet molto più convenienti? È ammissibile che non abbiano mai visto uno dei tantissimi spot pubblicitari degli operatori di telefonia mobile che offrono tantissimi servizi a poche decine di euro al mese, a cui si rivolgono tutti i cittadini?».


Il sindacato CSA-Cisal mette poi a confronto lo stipendio dei manager della Regione e le somme a loro garantite per l’utenza mobile: «I dirigenti generali della Regione Calabria, quelli con 600 euro di benefit garantiti per l’utenza mobile, guadagnano circa 10.200 euro al mese. I dirigenti di settore, quelli con 500 euro di benefit, guadagnano circa 6.800 euro al mese. E poi fra quelli che hanno il beneficio di 300 euro di benefit per le chiamate, ci sono i segretari particolari e responsabili amministrativi delle strutture speciali (esterni alla pubblica amministrazione) che guadagnano circa 4.500 euro al mese, mentre segretari particolari e responsabili amministrativi (dipendenti di ruolo della Regione) arrivano a guadagnare 2.100 euro al mese oltre lo stipendio tabellare regionale».


Insomma si tratta di stipendi ben più elevati del reddito medio dei calabresi. «E poi c’è anche chi esagera. Non solo l’immotivato regalo – prosegue il sindacato – ma fra i fortunati beneficiari c’è anche chi riceve la comunicazione del recupero delle somme quando ha sforato il budget del benefit consentito dalla Regione. O meglio, quando hanno superato il limite all’utilizzo e ai consumi delle utenze telefoniche mobili di servizio. Recentemente, ad esempio, ci sono stati casi in cui dirigenti e segretari particolari dalla parlantina incontenibile, hanno superato oltremodo il massimo della spesa ammissibile dal decreto. Ci piacerebbe sapere se hanno mai saldato il debito maturato nei confronti della Regione per questi eccessi».


Secondo il sindacato CSA-Cisal il decreto in questione deve essere subito annullato, e per una volta «sia la politica a dare un segnale di cambiamento contro la lotta agli sprechi». «L’intera classe politica regionale – è l’appello del sindacato – si impegni ufficialmente a rimuovere questa “regalia” a chi, come dimostrato, può ampiamente permetterselo dando dimostrazione ai cittadini calabresi che la Cittadella non è popolata da figure di vertice rinchiuse in una torre d’avorio che non lasciano neppure le briciole».