Sono passati 28 anni da quel 13 novembre del 1993, quando, durante una solenne celebrazione, l'allora vescovo Domenico Tarcisio Cortese benedisse la statua del Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime. L’opera è stata realizzata dallo scultore Conrad Moroder nel suo laboratorio di Ortisei (Bolzano) sotto la guida e le indicazioni di mamma Natuzza. La mistica di Paravati ripeteva sempre che «la Madonna è bellissima!»

«Mi apparve – raccontava - come una ragazza di 15-16 anni, vestita di bianco con la pelle scura, sollevata da terra e tutta piena di luce, e diceva “Io sono la Mamma tua e di tutto il mondo, sono il Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime"».

Ieri, nonostante le restrizioni per il Covid, si sono ritrovati numerosi fedeli e cenacoli di preghiera per la ricorrenza dell'anniversario dell'arrivo della Madonna, e come un pellegrino anche il vescovo ha raggiunto a piedi da Mileto la Villa della Gioia, accolto dai fedeli che non vedevano l'ora di salutarlo. Durante la sua omelia, monsignor Nostro ha fatto delle riflessioni soffermandosi sui giovani e gli anziani, che spesso vengono lasciati soli senza una guida: «Penso alla dispersione scolastica, alla mancanza di formazione professionale, umana, morale e religiosa. Penso al fatto – ha sottolineato - che c’è una grande ritardo nel rispondere alla domanda che questa povertà impone e porta con sé».