VIDEO | La ricorrenza è stata coomemorata con una messa solenne celebrata dal vescovo Attilio Nostro per la prima volta all’interno della chiesa recentemente da lui stesso consacrata
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Tredici anni senza Natuzza Evolo ma la devozione verso la mistica di Paravati, Serva di Dio, è più ravvivata che mai nel giorno del suo annivarsario. Lo spiega, all’interno di Villa Della Gioia – la struttura sorta nel suo nome – una signora che arriva da Acerra, vicino Napoli. «Non ero mai venuta – racconta dopo aver pregato davanti alla tomba di “mamma Natuzza” – benché abbia sempre sentito parlare di lei, quest’anno ho deciso di arrivare fin qui dopo un fatto che mi ha toccato personalmente».
Il 13esimo anniversario della scomparsa è stato coomemorato con una messa solenne, celebrata dal vescovo Attilio Nostro per la prima volta all’interno della chiesa recentemente da lui stesso consacrata, radunando la folla di sempre, ovvero di quando la funzione era officiata nella spianata frontale al tempio a lungo al centro di polemiche per il ritardato riconoscimento.
«È un sentimento e una emozione diversa rispetto al passato», risponde una fedele che varca una porta a lungo chiusa, per entrare nell’ambiente sontuoso oggi affidato alle cure del rettore Michele Cordiano, nominato di recente anche direttore dei Cenacoli di preghiera. Prima della solenne celebrazione, un’altra messa era stata diretta da padre Famà.