Il lancio della sonda spaziale aveva già subito un rinvio una settimana fa a causa delle condizioni meteo proibitive, ma stavolta pare proprio che i paolani debbano definitivamente abbandonare l'idea di vedere la città trasformarsi in una novella Cape Canaveral, la striscia di terra nella contea di Brevard che ospita il Kennedy Space Center della Nasa e la Cape Canaveral Air Force Station dell'aeronautica statunitense.

L'annuncio è stato ricevuto dal sindaco di Paola, Roberto Perrotta, ed è stato inviato dagli organizzatori dell'evento. Anche stavolta il motivo è da attribuirsi alle condizioni atmosferiche poco consone per liberare in aria il pallone aerostatico e poi recuperarlo. Pertanto, l'esperimento si svolgerà in un altro posto, «nel centro della Calabria», è scritto nella nota.

Il progetto

L'evento prevedeva originariamente il lancio della sonda spaziale nell'area dello stadio Tarsitano, nell'ambito di un progetto che mirava a portare a termine la missione MoCRiS (Measurement of Cosmic Ray in Stratosphere – Misurazione dei Raggi Cosmici nella Stratosfera). Il dispositivo, che avrebbe raggiunto il 35 km di altezza, avrebbe dovuto compiere diversi esperimenti programmati dagli studenti del Liceo Scientifico di Cariati, impegnati nell’alternanza scuola-lavoro.

Durante gli esperimenti, gli studenti sarebbero stati affiancati dall'insegnante Domenico Liguori e da un pool di esperti dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Roma, dell’Università di Glasgow (Scozia) e dell’azienda ABProject.

Si trattava di inviare due rivelatori del tipo ArduSiPM in stratosfera con un pallone sonda e un particolare filtro del tipo Aerogel, utilizzato anche dalla Nasa, per la cattura di particelle micro meteoritiche.