Nella serata di mercoledì 4 luglio, a Palmi, in Contrada Prato Inferiore, nell’ambito di un ampio servizio di rastrellamento disposto dal Gruppo Carabinieri di Gioia Tauro, finalizzato al contrasto del fenomeno della coltivazione illegale di canapa indiana nella Piana di Gioia Tauro, i Carabinieri della Stazione di Palmi hanno tratto in arresto Michele Santaiti, 30 anni (foto a sinistra), e Antonio Rosace, 25 anni (foto a destra), accusati di coltivazione e produzione di sostanza stupefacente del tipo canapa indiana.


In particolare, i Carabinieri di Palmi sono riusciti ad individuare una piantagione composta da circa 40 piante del tipo cannabis indica in pieno stato vegetativo, dell’altezza media di circa 1,2 metri ed un peso complessivo di kg. 50 circa, che avrebbe fruttato sul mercato della droga fino a circa 100 mila euro di illeciti profitti.


All’atto dell’intervento, reso complesso dalle peculiari condizioni morfologiche del territorio, i due giovani sono stati colti mentre erano intenti a curare la coltivazione mediante attrezzi agricoli e un sistema per l’irrigazione ad acqua. Le successive operazioni di rastrellamento della zona hanno permesso poi di rinvenire, nei pressi della piantagione, occultata tra la fitta vegetazione, anche una struttura in legno per la lavorazione e l’essiccazione delle piante.


Le piantine, previa campionatura, sono state distrutte in loco mentre i campioni prelevati, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati sequestrati e saranno successivamente trasmessi al Ris di Messina per le analisi tossicologiche del caso, mentre gli arrestati sono stati tradotti presso la casa circondariale di Arghillà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.