Realizzato 10 anni fa con fondi Pisu, è la classica cattedrale nel deserto. Ora si ricomincia a valutare l’eventuale completamento grazie all’interessamento del consigliere comunale Vincenzo Filippone
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In contrada Persicari, sulla SS18 che da Gioia Tauro conduce a Rosarno, insiste un palazzetto dello sport dalle potenzialità enormi, costruito con quasi un milione e mezzo di euro, ma mai portato a compimento. Forse, finalmente, dopo lo stato di abbandono, si scorge uno spiraglio di speranza che potrebbe ridare nuova luce alla struttura sportiva. Si tratta di un'opera che doveva essere finita nel 2014 grazie ai fondi per i progetti integrati di sviluppo urbano.
Un centro polisportivo all'avanguardia, con tribune da quasi mille posti a sedere, idoneo a ospitare manifestazione a carattere nazionale: gare di basket, volley, calcio a 5, campionati di ballo. È provvisto di alloggi per gli atleti, sala fitness, zona relax con caffetteria, area gioco per bambini, spazi verdi e ampio parcheggio. Insomma, un autentico punto di ritrovo e socializzazione per una città che sotto questo aspetto è carente. La struttura per vari motivi è rimasta incompiuta, inghiottita dalle sterpaglie, depredata e vandalizzata. Uno spreco immane.
Oggi, grazie anche all'intervento del consigliere comunale Vincenzo Filippone capogruppo "La Gioia infinita", il quale ha preso a cuore la situazione, si spera che qualcosa possa sbloccarsi.
«Dopo aver recuperato tutta la documentazione necessaria, parlato con chi di competenza, fatto fare perizie da persone competenti, mi sono confrontato con dirigenti, avvocati ed esperti del settore, spiegando le mie idee per come riaprire l'impianto - afferma il consigliere comunale - Ho chiesto una riunione con sindaco e dirigenti dell'ufficio tecnico, spiegando che l'impianto non può più aspettare, visto l'ennesimo furto e il fatto che tutta la documentazione necessaria è pronta per un bando pubblico, per una concessione. La documentazione potrebbe, soprattutto, servire a partecipare a qualsiasi finanziamento che riguarda l'impianto. La struttura era quasi pronta nel 2015, ma alcune problematiche non hanno permesso le procedure da effettuare per riaprirla, e ad oggi, per riaprirla servirebbero, a mio avviso, 400.000 euro. Il problema di cui tutti parlavano (quello della fognatura) non credo esistesse, perché prima del fermo lavori si era fatta una richiesta e si era avuto il via libera di passare la rete fognaria sotto il passaggio della ferrovie e collegarla nella parte più vicina. La struttura è l'unica a poter ospitare sia come spettatori che come atleti persone normo dotati o con disabilità e questo mi ha dato forza per non mollare mai. Attendo impaziente la pubblicazione di questo bando o la partecipazione a qualsiasi finanziamento, attendo sperando che il termine sia vicino».
La speranza del Consigliere Filippone, è condivisa dai tantissimi giovani del comprensorio, i quali attualmente praticano sport in impianti obsoleti, pagando colpe non loro. Ci si auspica che, prima possibile, inserendola come priorità in agenda, gli sia data la possibilità di crescere in strutture adeguate.