«Il presidente Occhiuto e il manager Di Furia sono nei confronti dell’ospedale di Locri come Fedez e Chiara Ferragni. Esprimono una solidarietà di apparenza per saccheggiare e deprivare sempre più il nostro nosocomio». Così il presidente del tribunale per i diritti del malato Pino Mammoliti, che ha sentito il bisogno di convocare una conferenza stampa di fine anno per tracciare un consuntivo sulla situazione in cui versa l’ospedale di Locri e «Sulle promesse non mantenute dalla direzione strategia ospedaliera» nei confronti dei cittadini del comprensorio reggino.

«Da venti giorni hanno chiuso il reparto di Gastroenterologia dirottando ogni visita a Polistena – ha tuonato Mammoliti - Immaginate per un attimo di avere urgentemente bisogno di gastroscopia o di colonscopia, comprenderete che Polistena non è dietro l'angolo e le autombulanze sono sempre meno. Nel reparto di Medicina, dove ci sono numerosi malati oncologici e terminali, non ci sono letti attrezzati per ospitarli. Questo il fotogramma degli ultimi giorni. La manager ospedaliera è venuta a Locri per fare gli auguri di Natale, ma di questo e dei disagi degli altri reparti non si è accorta».

Per Mammoliti «Serve un’insurrezione di massa contro la migrazione sanitaria. E il comitato dei sindaci non è in grado di tutelare i cittadini». E in un momento in cui gli occhi di tutta Italia saranno puntati sulla Calabria per il veglione di Capodanno targato Rai, Mammoliti ha rivolto un appello anche al conduttore. «Amadeus conoscerà una finzione di Calabria – è il suo invito - Se vuole conoscere la vera Calabria sarà ospite gradito nella Locride affinchè la conosca, ne apprezzi le qualità umane, le risorse geografiche e turistiche così da poter dire di aver conosciuto una Calabria diversa dalla fantapolitica di Occhiuto». Un’ultima stoccata Mammoliti la riserva al garante regionale della salute. «La Stanganelli? Imbarazzante vederla alla premiazione di soggetti che hanno messo in ginocchio la sanità in Calabria» ha concluso.