Fillea, Feneal e Filca pronti alla mobilitazione: «Finora non è stato costruito nemmeno un cm quadrato, non siamo più disposti ad accettare questa situazione»
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L'avvio dei lavori dell'ospedale della Sibaritide sta diventando una «vera e propria telenovela». Dopo anni di proclami sull'avvio dei cantieri dell'importante infrastruttura sanitaria con tanto di «solenni cerimonie e pompose passerelle» a parte i muri esterni e gli scavi per le fondamenta, con qualche minimo di uffici e gru in bella vista, «adatte solo a qualche fotografia pre e post-elettorale, della vera e propria struttura non si vede un centimetro quadrato».
L'incipit della presa di posizione della triplice sindacale di Fillea Cgil, Feneal Uil e Filca Cisl, rappresentati dai segretari comprensoriale Giuseppe De Lorenzo, Mariantonietta Moricca e Luciano Campilongo e Franco Ventarola e Mauro Venulejio sottolinea che le organizzazioni territoriali non sono «più disposte ad accettare tale situazione».
Anche a seguito dell’ormai avvenuta acquisizione della ditta D'Agostino Angelo Costruzioni Generali S.r.l. e della sua disponibilità ad accettare quanto stabilito dal già sottoscritto protocollo di legalità depositato in Prefettura si è proceduto con richieste ufficiali di incontro, coinvolgendo Prefettura, Uffici Regionali competenti e naturalmente la stessa ditta ma dopo l'incontro del 16 luglio 2020 presso gli uffici cosentini del governo nulla più è accaduto.
Inaccettabile silenzio
L'appuntamento del 15 settembre, al quale ci si era aggiornati su stessa sollecitazione della prefettura, non ha avuto un seguito e a distanza di mesi dalla prima riunione non si ha riscontro su nuove date di incontro.
«Un comportamento da parte aziendale non è più tollerabile - scrive la triplice di categoria - Il territorio, che necessita dell’importante infrastruttura sanitaria, nonché le centinaia di lavoratori ai quali la costruzione dell’opera potrebbe dare uno sbocco lavorativo, devono sapere quali sono le intenzioni della D'Agostino Angelo Costruzioni Generali srl». L’attesa troppo lunga ed il silenzio sulla vicenda «è inaccettabile» scrivono i sindacalisti di Fillea, Filca e Feneal, che dichiarano di non essere disposti ad «attendere oltre ed in caso di mancata convocazione faranno valere le ragioni del territorio e dei lavoratori nelle modalità e con la forza necessaria affinché si rompa questo “muro di gomma” sull’ospedale della Sibaritide».