Pochi giorni dopo il proprio insediamento, la nuova manager dell'Azienda ospedaliera fissa i punti principali della propria agenda: «La situazione a Cosenza è meno allarmante di quanto possa apparire all'esterno».
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Isabella Mastrobuono ha assunto il timone dell'Azienda ospedaliera di Cosenza in un momento delicato, scandito da un nuovo rialzo del numero di ricoveri per Covid 19, dall'incremento delle liste di attesa, e con tutto il personale ancora scosso per il drammatico decesso di Lucio Marrocco. Il prezioso lavoro di prevenzione del rischio da coronavirus svolto dal dirigente scomparso lo scorso 7 gennaio, sarà pubblicato su una rivista scientifica nazionale affinché quelle linee guide predisposte nei reparti dell'Annunziata e del Santa Barbara di Rogliano possano fungere da esempio virtuoso e divenire patrimonio di tutti.
Da Bolzano in riva al Crati
Isabella Mastrobuono, medico specialista in pediatria e chirurgia pediatrica, per oltre dieci anni direttore sanitario al Policlinico di Tor Vergata e successivamente alla guida dell'Asl di Frosinone, sbarca in riva al Crati dalla provincia di Bolzano dove ricopriva l'incarico di dirigente dell'unità operativa complessa di sviluppo dell'assistenza primaria. «La situazione a Cosenza è meno allarmante di quanto possa apparire all'esterno - sottolinea - Sono rimasta favorevolmente colpita anche dalla complessità degli interventi che qui vengono effettuati. L'hub è tra i più importanti della Calabria».
Ridurre le liste d'attesa
Tra le criticità inserite in cima all'agenda c'è il ripristino delle attività sospese o rallentate dall'esigenza di riconvertire alcuni reparti per la cura del Covid «Le altre patologie non sono scomparse. Questo è uno degli aspetti che più mi preoccupa - afferma - L'Azienda ha risposto bene alle esigenze dei pazienti affetti dal coronavirus, si sta ben confrontando con la pandemia. Adesso però è giunto il momento di recuperare il terreno perduto sul fronte delle prestazioni che non siamo riusciti ad erogare. È un problema comune a tutti gli altri presidi del Paese, anzi direi che una situazione analoga si registra un po' in tutto il mondo».
Più personale e dialogo con l'Asp
La manager promette attenzione al reclutamento di personale ed un'accelerazione decisa dei lavori in corso al Mariano Santo. Per il presidio di Rogliano sarà aperta una interlocuzione anche con l'Asp. Il dialogo con Vincenzo La Regina, il commissario dell'Azienda Sanitaria appena nominato, è già avviato anche su altre questioni.
La campagna di vaccinazione
A buon punto la campagna di vaccinazione: oltre 1.700 le persone a cui è stata somministrata la prima dose, 89 hanno ricevuto anche la seconda. E vi sono scorte sufficienti per completare il richiamo. Restano le carenze strutturali di edifici risalenti agli anni trenta con cui bisogna fare i conti. Dopo il balletto tra regione e comune si sono spenti i riflettori sul nuovo ospedale. La costruzione non è di competenza dell'Azienda Ospedaliera ma se vi fosse una struttura nuova, moderna, efficiente dal punto di vista logistico e tecnologico, molti problemi potrebbero essere superati. Nel video la lunga intervista concessa dalla commissaria al nostro network.