Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha accolto i ricorsi presentati dai legali dell’imprenditore Alberto Statti e ha annullato il sequestro di beni legato all’operazione Spartaco che vedeva il coinvolgimento del presidente di Confagricoltura indagato insieme ad altre nove persone per presunte estorsioni e minacce nei confronti dei dipendenti della sua azienda agricola. In particolare, secondo l’indagine condotta dalla Guardia di Finanza, Statti avrebbe ottenuto «un ingiusto profitto, corrispondente al trattenimento delle somme ed indennità previste come dovute e non erogate, con corrispondente danno alle persone offese». La Procura della Repubblica chiese e ottenne dal gip del tribunale di Lamezia il sequestro di beni fino al valore di 835 mila euro, ritenuti l’illecito profitto derivante dalle attività estorsive e di autoriciclaggio.

 

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