La Procura generale aveva appellato la sentenza di assoluzione. Questa mattina il pm Luigi Maffia ha avanzato richiesta di 30 anni di reclusione
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Domenico Chirico non è il killer di Vincenzo Montilla. Lo ha stabilito questa mattina la Corte d'Assise d'Appello confermando la sentenza di assoluzione emessa dal Gip in sede di giudizio abbreviato.
Domenico Chirico era stato arrestato nel 2016 con l'accusa di essere l'esecutore materiale dell'omicidio di Vincenzo Montilla, avvenuto nel 2000 a Lamezia Terme. Secondo la Procura sarebbe stato proprio Chirico, difeso dagli avvocati Antonio Larussa e Giacomo Iaria, a guidare la moto a bordo del quale viaggiava Pietro Pulice. La Procura Generale aveva appellato la sentenza di assoluzione e questa mattina si è svolta l'udienza nel corso del quale il procuratore generale, Luigi Maffia, ha chiesto di risentire i collaboratori di giustizia - Giuseppe Giampà, Saverio Cappello e Gennaro Pulice - avanzando richiesta di riforma della prima sentenza e una condanna per Chirico di 30 anni di reclusione.
La Corte d'Assise d'Appello, presieduta da Gabriella Reillo, ha rigettato la richiesta di sentire i collaboratori e ha confermato la sentenza di assoluzione rigettando l'appello proposto dalla Procura.
Luana Costa