La Dda ha chiesto l'archiviazione per l’uccisione di Filippo Ceravolo, 19 anni, che fu ucciso a colpi di fucile la sera del 25 ottobre del 2012 da ignoti. Un delitto che si inquadrerebbe nella sanguinosa faida che vede contrapposti due gruppi storici che si contendono la vasta zona delle Preserre vibonesi e nella quale il giovane si trovò per puro errore.

 

Filippo, quella tragica sera, era a bordo dell'auto condotta da Domenico Tassone, cugino di Giovanni Emmanuele (scampato ad un agguato qualche mese prima e a sua volta parente di Bruno Emanuele) uscito miracolosamente illeso dai proiettili che hanno invece colpito mortalmente il 19enne.

 

Nell’ottobre del 2014 Filippo fu ufficialmente riconosciuto vittima di mafia dal Ministero dell'Interno.

 

Nell'inchiesta coordinata dal pm distrettuale Camillo Falvo, risulterebbero indagate due persone e questo è stato anche più volte riferito dal padre di Filippo, Martino. Fino ad oggi, tuttavia, alcun provvedimento è stato adottato. Per tre anni le indagini sono andate avanti a ritmo serrato ed oggi arriva la clamorosa svolta: la Dda avrebbe chiesto al gip l'archiviazione del caso.