Un lavoro di settimane, tra appostamenti e rastrellamenti, ha permesso di distruggere importanti piantagioni di sostanze stupefacenti che sul mercato nero avrebbero fatto fruttare almeno 900mila euro.

Hanno lavorato senza sosta i carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia, coadiuvati dall’8º Nucleo Elicotteri sotto il coordinamento del procuratore Camillo Falvo. Determinate il supporto degli elicotteristi che hanno permesso di individuare dall’alto le aree d’interesse guidando i carabinieri impiegati nelle perlustrazioni boschive contraddistinte da impervie interdizioni d’area. Si tratta di due distinte operazioni ma dallo stesso denominatore: il contrasto alla produzione e alla coltivazione di sostanze stupefacenti.

Le operazioni di rinvenimento sono state portate a segno nel territorio di Nardodipace nelle località Fumi e Bosco Domito. L’intervento dei carabinieri è stato determinante per eliminare la marijuana che, una volta pronta, sarebbe poi stata immessa sul mercato nero ai fini dello spaccio. Nello specifico, in località Fumi sono state rinvenute 700 piante di “cannabis indica”, mentre in località Bosco Domito sono state rinvenute 320 piante. L’operazione è stata portata a compimento dai carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno e dalle Stazioni Forestali di Serra e Fabrizia.