Nove anni senza Natuzza, la mistica lasciò la vita terrena nel giorno di tutti i Santi

VIDEO | La sua modesta abitazione aprì le porte a centinaia di persone bisognose di aiuto. Nell’intervista a Pino Nano, la sua più forte testimonianza di fede

di G. D.A.
1 novembre 2018
07:48
Natuzza Evolo
Natuzza Evolo

Il primo novembre 2009, Ognissanti, moriva Natuzza Evolo. L'umiltà, la fede incrollabile, l' amore verso i giovani, la devozione alla Madonna caratterizzarono il passaggio terreno della mistica di Paravati (Vibo Valentia). La sua modesta abitazione, in un piccolo borgo del Vibonese, fu meta di continui pellegrinaggi. Qui giungevano per incontrarla e per avere una parola di conforto, persone da più parti d'Italia. Nove anni dopo la sua scomparsa, la chiesa edificata per rendere omaggio a Dio e alla madre del Signore, accoglie fedeli da ogni angolo della regione e non solo.

La mistica con le stigmate

Chi era questa piccola donna dal cuore generoso, quale rapporto speciale con gli angeli ed i santi e come si manifestava la Passione di Cristo sul suo corpo, sono contenuti nella storica intervista a Pino Nano. Una testimonianza autentica nel corso della quale la mistica si racconta.


La storica intervista

Era il 28 febbraio del 1989. Di fronte al giornalista sedeva una personalità carismatica fuori dal comune. Eppure, nonostante i clamori mediatici, il dono delle stigmate, il sostegno elargito senza chiedere nulla in cambio, Natuzza rimarcava il suo essere «vermo di terra». Il suo essere "nulla" dinanzi all'amore infinito del Creatore. La sua vita é stata un esempio ed ha plasmato i cuori e le coscienze della comunità di Paravati. E non solo.

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Giornalista
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