Consiglio dei ministri in corso per definire le nuove misure anti-Covid. Tra le poche concessioni: l'apertura di ristoranti e bar nei giorni di festa
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È iniziato dopo le 22, con poco più di un'ora di ritardo, il Consiglio dei ministri chiamato a definire le nuove misure anti-Covid.
I capisaldi del nuovo Dpcm sono stati definiti ieri, nel corso della riunione tra il premier Giuseppe Conte e i capi delegazione delle forze di maggioranza finito a tarda notte. Le misure per le festività «non sarebbero in discussione», assicura una fonte di governo a dispetto delle tensioni che hanno animato per l'intera giornata la maggioranza. Dunque stop agli spostamenti tra Regioni, anche in area gialla, dal 21 dicembre, divieto di raggiungere le seconde case, chiusura degli impianti sciistici, stop alle crociere e coprifuoco confermato alle 22 anche nei giorni della vigilia di Natale e Capodanno.
Non solo nessuna mobilità tra Regioni, quindi- ma anche tra comuni - per le festività natalizie. A partire dal 21 dicembre e fino al 6 gennaio, giorno dell'Epifania, infatti, non si potrà infatti lasciare la Regione dove ci si trova.
Bar e ristoranti
Tra le poche concessioni, dovrebbero figurare ristoranti e bar aperti anche nei giorni di festa, ma senza deroghe per la chiusura alle 18, alberghi in montagna aperti ma con servizio in camera sempre a partire dalle sei del pomeriggio: dunque veglioni e festeggiamenti al bando. Restano comunque da definire alcuni aspetti, non ultimo quello delle riaperture delle scuole superiori in tutta Italia.
Gli spostamenti per le festività
«Per quanto riguarda le festività natalizie, in considerazione dell’attuale andamento della curva pandemica e al fine di scongiurare una nuova recrudescenza dei contagi - si legge nella relazione che accompagna il dl - viene previsto al comma 2, nell’ambito del territorio nazionale, il divieto, dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, di ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, e, nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 nonché del primo gennaio 2021, anche il divieto di ogni spostamento tra comuni, salvo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione».