Circa un mese dopo l’operazione denominata hopeless, effettuata a Nocera Terinese dalla GdF di Lamezia su mandato della Procura lametina, nella quale avevano notificato una serie di avvisi di Garanzia a carico di amministratori ed ex amministratori di Nocera Terinese, tra i quali l’ex sindaco Luigi Ferlaino e l’attuale sindaco Gaspare Rocca, il Tribunale della Libertà ha dissequestrato un fabbricato. L’oggetto dell’indagine ruotava intorno a un manufatto pubblico che, a parere della locale Procura era stato ceduto a dei privati a prezzo non congruo. Tra gli indagati anche due commercianti del luogo, acquirenti del fabbricato, Gregorio e Federico Macchione. A scopo cautelativo la GdF aveva eseguito il sequestro cautelativo del fabbricato. Avverso tale provvedimento, era stato proposto ricorso al Tribunale della Libertà, il quale, ieri si è pronunciato revocando il provvedimento di sequestro. A seguito di questo pronunciamento favorevole, l’avvocato dei due indagati, Fernanda Gigliotti, aveva rilasciato la seguente dichiarazione: "per oggi giustizia é stata fatta e la memoria del mio amico arch. Mimmo Ferrante e la sua correttezza professionale é stata difesa, unitamente all'operato di Gregorio e Federico Macchione miei assistiti nell'operazione Hopeless.


Come avevamo preannunciato, abbiamo provato nel merito l'infondatezza delle accuse che hanno portato al sequestro preventivo dell'immobile nel quale si trova l'Hope Bar di Nocera Marina. Oggi arriva la decisione del Tribunale della Libertà di Catanzaro che annulla nel merito la misura cautelare per mancanza del 'fumus commissi delicti' e che restituisce l'immobile nella piena disponibilità del legittimo proprietario, Gregorio Macchione".


"Nell'interesse dei miei assistiti - prosegue - valuterò ogni ulteriore difesa e iniziativa possibile in danno di coloro che, per evidenti ragioni di opposizione politica in seno al Consiglio comunale di Nocera Terinese e di invettiva giudiziaria, hanno utilizzato strumentalmente la denuncia penale al posto della battaglia politica, proponendo denunce false e tendenziose, dirette a dimostrare l'esistenza di reati e di relazioni torbide laddove, invece, gli atti pubblici,legittimi e mai impugnati, sono i veri e soli protagonisti. Con ciò provocando danni economici e morali ai miei assistiti, oltre che agli altri indagati coinvolti".
Le dichiarazioni della Gigliotti come era prevedibile, hanno immediatamente prodotto la reazione durissima del locale circolo Pd, il quale ha diffuso un comunicato stampa dal tenore durissimo verso la Gigliotti: “Apprendiamo dalla stampa che l’avvocato Fernanda Gigliotti ha reso noto che il Tribunale della Libertà ha dissequestrato un fabbricato di proprietà di due suoi assistiti nell’ambito della cosiddetta operazione Hopeless. Nel contesto di tale dichiarazione, postata anche sul proprio profilo facebook, l’avvocato Fernanda Gigliotti ha avuto l’ardire di fare affermazioni gravissime e che, come PD di Nocera Terinese, ci lasciano sconcertati. La Gigliotti, in sostanza, si scaglia contro il PD minacciando denunce e richieste di risarcimenti.
Premesso che il Pd non ritiene plausibile che un avvocato possa abbandonarsi a una dichiarazione che, definire farneticante, è poco, siamo altresì convinti che, tale dichiarazione sia al limite della violazione del codice deontologico della professione forense. La gravità di tali affermazioni sono evidenti, allorquando, la Gigliotti, tenta di accreditare la tesi che, i suoi clienti, sarebbero stati vittime di denunce ordite dai consiglieri comunali di opposizione.


“Affermazioni paradossali e false e dalle quali, è difficile comprendere se, l'avvocato in questione, parla in punta di diritto per conto dei suoi assistiti, oppure, come noi riteniamo, faccia prevalere lo storico risentimento nei confronti di quel Partito Democratico nel quale, la Gigliotti, ha consumato la sua rapida, quanto fallimentare, carriera politica. L’avvocato Gigliotti –prosegue la nota- sembra aver dimenticato che sulla vicenda dovrebbe parlare nella sua funzione di difensore di fiducia di due persone coinvolte, e che, proprio in funzione di questo ruolo, dovrebbe conseguentemente tenere un linguaggio misurato e distaccato.
L’atteggiamento assume contorni squallidi e per certi aspetti inquietanti, quando poi,-continua ancora la nota- assurge al ruolo di difensore della memoria di un professionista deceduto, lasciando intendere in maniera viscida e ignobile che, i consiglieri comunali d’opposizione, avrebbero tentato di infangarne la memoria e il prestigio professionale: una circostanza falsa e indegna! Un sciacallaggio vergognoso, ai limiti dell'infamia.


L'avvocato Fernanda Gigliotti mente sapendo di mentire, quando sostiene spudoratamente che, il gruppo consiliare di opposizione, abbia fatto una denuncia penale nei confronti di qualcuno in particolare. A questo punto, il PD, chiede all’avvocato Gigliotti di rendere pubblici gli atti che provino le sue diffamanti e calunniose affermazioni! Il PD, inoltre, sfida l’avvocato Gigliotti a mostrare le denunce di cui parla nella sua dichiarazione! E ancora, il PD sfida l’avvocato Gigliotti a mostrare una sola dichiarazione, dalle quali si evinca una qualche accusa mossa dal PD, specificamente, ai suoi assistiti, alla memoria dell’architetto Ferrante o a chiunque altro singolarmente coinvolto nell’operazione Hopeless.”


Infine il comunicato stampa conclude:”Il PD e i consiglieri comunali hanno condotto una limpida, trasparente e legittima battaglia politica contro la svendita del patrimonio comunale e contro l'amministrazione guidata dall'ing. Luigi Ferlaino che, quella svendita aveva messo in atto. Una battaglia fatta con gli strumenti messi a disposizione dei consiglieri comunali d’opposizione: interpellanze, interrogazioni, comunicati stampa. Proprio nella loro qualità di consiglieri comunali, sono stati convocati come persone informate sui fatti dall’autorità giudiziaria e, interrogati, hanno reso verbale agli organi inquirenti, tali dichiarazioni sono agli atti e, quindi, pubbliche.
Il tenore delle affermazioni dell’avvocato Fernanda Gigliotti, a questo punto, rendono evidente,invece, la matrice delle voci messe in giro ad arte in questi giorni, nei confronti di singoli esponenti del PD, additandoli quali autori delle denunce alla Magistratura, con il chiaro tentativo di avvelenare il clima e il livello dei rapporti personali. Il Pd, non rinnega la sua limpida battaglia politica, fatta nell’interesse della collettività, respingendo altresì con fermezza le illazioni diffuse anche da alcuni di coloro che, sono fatti oggetto dell’indagine. Ovviamente, ognuno è libero di credere ciò che vuole, tuttavia, per noi parlano gli atti! A questo punto, considerando intollerabile il clima di falsità costruito intorno all’iniziativa politica del PD e dei suoi esponenti, il PD e i consiglieri comunali d’opposizione, si riservano ogni opportuna azione legale, sia nei confronti dell’avvocato Fernanda Gigliotti per le sue false, calunniose e diffamatorie affermazioni pubbliche, sia nei confronti di chi, in malafede o in buonafede, continua a credere e diffondere una ricostruzione dei fatti assolutamente falsa e diffamatoria e che, sta assumendo i contorni una sistematica azione di denigrazione politica e personale a danno di alcuni esponenti del PD”.

 

La palla ora passa alla Procura che dovrà decidere se ricorrere o meno alle decisioni assunte dal TdL.