Giuseppe Marasco ribadisce le scuse dell’Amministrazione per aver consentito che sul territorio comunale si girasse un videoclip che inneggiava ai mafiosi
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«La vicenda della cantante Merante ripresa nuovamente da questa e da altre testate, a distanza da più di un mese, dall'accaduto ci obbliga a dare ulteriori spiegazioni».
È quanto afferma il sindaco di Nicotera, Giuseppe Marasco, che torna sulla vicenda del videoclip della canzone della cantante calabrese che loda le gesta di mafiosi e latitanti, girato nella cittadina vibonese con il nulla osta da parte dell’Amministrazione.
«Quando si compie un errore, bisogna semplicemente ammetterlo come noi abbiamo subito fatto - continua il primo cittadino -. La storia è molto lineare ma è bene ricordarne i vari passaggi. Siamo stati contattati dalla cantante che cercava una location per girare un videoclip. Abbiamo accolto questa, come una possibilità di promozione per il paese e di certo non potevamo pensare che in una canzone che si riferiva al Capodanno, potessero celarsi messaggi a favore di chi, evidentemente per sua colpa, si trova ad essere privato della libertà. Ringraziamo quindi nuovamente sia il network LaC News24, nella persona della dott.ssa Iannuzzi, che ci ha consentito, tramite un’intervista, di chiarire subito la nostra posizione e di prendere le distanze e di dissociarci pubblicamente dal messaggio contenuto nel testo della canzone in questione, così come ringraziamo il dott. Macrì, del Corriere della Sera che ci ha consentito di rinnovare queste scuse e questa inequivocabile presa di distanza».
«Sempre schierati a tutela della legalità»
Il primo cittadino di Nicotera rimarca quindi l’impegno del Comune a favore della legalità. «Lo scivolone dell'amministrazione comunale – continua -, peraltro subito ammesso, senza se e senza ma, non può far venire meno il fatto che, con altri inequivocabili atti, la stessa, fin dall'atto del suo insediamento, si è schierata a tutela della legalità con azioni concrete come la costituzione volontaria di parte civile nel processo Rinascita-Scott (fatto inedito per il Comune di Nicotera) o le varie prese di posizione e la costituzione di parte civile a favore dell'imprenditore nicoterese Carmine Zappia, vittima del racket o ancora, l'aver allocato la scuola primaria presso l'immobile confiscato alla criminalità organizzata e denominato "Elefante Rosso", immobile mai prima utilizzato o l'allestimento di un servizio di videosorveglianza denominato "Cerbero" sul territorio comunale, che permette alla polizia municipale di individuare autovetture che circolano sprovviste di assicurazione».
In difesa dell'assessore alla Cultura
Il sindaco difende poi il consigliere comunale con delega alla Cultura, Giuseppe Leone, che il 25 dicembre scorso ha condiviso sulla propria bacheca facebook il videoclip della canzone di Teresa Merante. «Per quanto riguarda poi la posizione del consigliere con delega alla Cultura, - continua Marasco - non possiamo far altro che rimarcare che un singolo increscioso incidente, la semplice condivisione di un video (condiviso peraltro senza neanche che lo stesso lo avesse ascoltato) non possa inficiare il lavoro di una vita spesa a favore dei giovani e della cultura nicoterese. Pino Leone è stato uno dei protagonisti della costituzione del Museo diocesano di arte sacra di Nicotera, in veste di volontario e poi come docente alla Ciso Calabria di Nicotera, ha contribuito all'educazione di centinaia di giovani, molti dei quali oggi grandi professionisti e chef affermati, mentre oggi lavora alle dipendenze della Regione Calabria. Appassionato della storia di Nicotera, che conosce come pochi altri, ha dato alle stampe alcuni pregevoli lavori sul pittore Domenico Russo, sullo storico Vincenzo Brancia e uno studio sull'origine dei cognomi delle famiglie nicoteresi. Come consigliere ha realizzato tra le altre cose, la nuova toponomastica cittadina, in corso di approvazione, per dare lustro alle figure più rappresentative della storia patria, ha realizzato una serie di pannelli per illustrare le bellezze storiche delle dodici chiese nicoteresi, sta dando vita ad un "percorso letterario" dedicato all'insigne antropologo nicoterese Raffaele Corso e ha riacceso i riflettori sull'antica cava romana di Nicotera, propugnandone l'acquisizione al patrimonio comunale. Non ci sembra quindi, il ritratto di un uomo, che per storia e mentalità, possa essere accostato di sicuro ad ambiente anche solamente vicini a contesti criminogeni o che appoggiano tali contesti. Anche lui, ovviamente si scusa per l'episodio della cantante ma chiede solo di essere giudicato per quello che è, che rappresenta all'interno della sua comunità e per la sua storia umana e politica che è la storia di un uomo profondamente onesto e per bene».
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