Multopoli, Abramo rinviato a giudizio: “Rifarei tutto, ho agito in trasparenza”

Il primo cittadino di Catanzaro ha commentato il rinvio a giudizio disposto dal Gup. L’inchiesta vede indagati i vertici della polizia municipale accusati di annullare illegittimamente i verbali
di L. C.
25 settembre 2017
20:23
Il sindaco Sergio Abramo è stato rinviato a giudizio
Il sindaco Sergio Abramo è stato rinviato a giudizio

“Rispetto la decisione del GUP, ma tengo a ribadire che il mio operato è stato, anche in occasione della partita Catanzaro-Ascoli, trasparente, alla luce del sole”. È quanto afferma in una nota il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, in relazione al rinvio a giudizio disposto dal Gup del Tribunale di Catanzaro nell’ambito dell’inchiesta denominata Multopoli che vede tra gli indagati anche il primo cittadino.

 


Le multe annullate ai tifosi

“Rifarei tutto perché continuo a ritenere ingiusto che le auto di alcuni tifosi, che non costituivano alcun intralcio alla circolazione, siano state multate, mentre era prassi consolidata, da decenni, consentire la sosta lungo viale Pio X in occasione delle partite di calcio. Sono convinto che in sede di giudizio sarà affermata la trasparenza del mio intervento, fatto – ripeto - alla luce del sole, con lettere ufficiali inviate al Comando della Polizia Locale e agli stessi destinatari delle multe, molti dei quali non risiedono neanche a Catanzaro e che quindi non avrebbero potuto nemmeno votarmi. Ho ritenuto quelle multe una vera e propria ingiustizia verso gente che arriva a Catanzaro dalla provincia per sostenere la squadra di calcio e che si trova a dovere pagare oltre al biglietto anche sanzioni amministrative”.

 

l.c.

Giornalista
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