È durata poco meno di un mese la permanenza agli arresti domiciliari di Mario Molinari, il 44enne cosentino accusato dell’omicidio stradale della sua fidanzata Ilaria Mirabelli. Nelle scorse ore, infatti, il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa nei suoi confronti lo scorso 8 febbraio dal gip del Tribunale di Cosenza. Non sappiamo ancora se, con la loro decisione, i giudici catanzaresi abbiano optato per l’inattualità delle esigenze cautelari o per l’assenza di indizi di colpevolezza, come peraltro invocato dall’avvocato Nicola Rendace. L’unica certezza, al momento, è che il ricorso presentato dal difensore di Molinari è stato accolto; per il resto, bisognerà attendere le motivazioni del provvedimento.

Molinari è sospettato di essere stato alla guida dell’auto che, il 25 agosto del 2024, uscì di strada nei pressi di Lorica, provocando così la morte del passeggero, la sfortunata quarantenne Ilaria Mirabelli. Nulla di tutto ciò secondo il diretto interessato che, fin dal principio, sostiene invece che al volante vi fosse la ragazza; mentre lui, seduto di fianco e semiassopito, non si sarebbe neanche accorto che la Volkwagen su cui viaggiavano, aveva perso aderenza con il manto stradale per terminare poi la propria corsa in una scarpata dopo essersi ribaltata più volte.
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