Il pm della procura di Cosenza Giuseppe Visconti, ha formalizzato l’accusa di tentato omicidio contro Tonino Prezio, il presunto responsabile della sparatoria avvenuta a Santo Stefano nel centro storico di Montalto Uffugo. Nel corso delle indagini, i carabinieri hanno acquisito immagini di videosorveglianza della zona, ritenute fondamentali per chiarire la dinamica dell'aggressione. Durante l’udienza di convalida in carcere, l’indagato ha rilasciato dichiarazioni spontanee davanti al gip Letizia Benigno, ammettendo di essere l’autore del gesto.

Secondo gli inquirenti, il possibile movente potrebbe essere legato a una lite avvenuta prima della sparatoria tra la vittima e un familiare stretto dell’aggressore. La difesa, intanto, attende di visionare tutti gli atti della Procura prima di decidere le prossime mosse.

Sparatoria Montalto Uffugo, la vicenda

La sera di Santo Stefano, nei pressi di Piazza Mammoni a Montalto Uffugo, un uomo albanese è stato gravemente ferito da tre colpi di pistola esplosi all’interno di un bar. L’aggressore, originario di Lattarico, si sarebbe avvicinato alla vittima e avrebbe aperto il fuoco, colpendolo al fianco, all’ascella e alla spalla. Nonostante un iniziale miglioramento, le condizioni della vittima si sono aggravate, rendendo necessario il trasferimento d’urgenza all’ospedale di Catanzaro per un intervento chirurgico salvavita. A ciò si aggiunge un'altra operazione che avrebbe consentito ai medici di dichiarare fuori pericolo la vittima di origini albanesi.

Dopo l’attacco, l’aggressore è stato bloccato sul posto da un amico della vittima, ma ha tentato di rientrare nel locale con un parente per recuperare l’arma. I carabinieri della Compagnia di Rende sono intervenuti rapidamente, arrestando l’uomo.

Le indagini, oltre a ricostruire la dinamica dell’aggressione, mirano a chiarire definitivamente le motivazioni dietro l’episodio. La testimonianza della vittima, quando le sue condizioni lo consentiranno, potrebbe rivelarsi decisiva. Tonino Prezio è difeso dall'avvocato Giuseppe Lanzino.