Cinque anni e 6 mesi di reclusione e 6 mila euro di multa. Questa è la sentenza emessa dal tribunale di Vasto per Antonio Sgrò, il 66enne calabrese residente da anni a Vasto accusato di aver piazzato il 15 gennaio 2023 una bomba incendiaria sotto l'auto di una donna 41enne residente in zona. L'ordigno, inesploso, venne inertizzato dagli artificieri e la zona bonificata. Sgrò venne invece arrestato dopo una settimana dall'episodio e da allora è rimasto rinchiuso nel carcere di Torre, nonostante per lui il suo difensore avesse chiesto più volte gli arresti domiciliari per motivi di salute, richiesta sempre rigettata.

Dopo l'attentato gli investigatori avevano scavato nella vita privata della donna, scoprendo che tempo prima era stata oggetto di molestie da parte di una persona ignota e che nello stesso periodo aveva rifiutato le avances di un uomo, ovvero Antonio Sgrò. E su di lui gli investigatori hanno concentrato la loro attenzione, scoprendo che l'uomo era stato condannato decenni prima per omicidio.

Con l'aiuto delle telecamere di videosorveglianza è stata poi ricostruita la dinamica dell'attentato e una seguente perquisizione in locali a disposizione di Sgrò ha portato al rinvenimento di materiale simile a quello utilizzato per il confezionamento della bomba. Il pubblico ministero ha quindi richiesto un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Sgrò per tentato incendio, detenzione e porto abusivo di ordigno esplosivo di tipo incendiario e atti persecutori.