Maria, nome di fantasia, è una ragazza di Crotone vittima di stalking da parte del suo ex compagno, il quale dal 2016 la perseguita con telefonate anonime, messaggi con varie utenze e pedinamenti. Stanca e impaurita da questo atteggiamento, decide di sporgere querela nei confronti dell'uomo, affidandosi ad un legale, Filly Pollinzi, che si renderà protagonista anch'ella dell'assurda vicenda. Lo scorso aprile si è aperto il primo processo a carico dell'ex compagno, che da qualche giorno ha un nuovo obiettivo: l'avvocato della sua “amata”. Non si tratta di amore ma, al contrario, di messaggi minatori.

“Tempo al tempo prima o poi vi vengo a prendere a tutti e poi so cazzi da cagare chi deve pagare paga questo è il mio motto”: questo è il messaggio testuale – con tanto di emoticon rappresentanti dei diavoletti - ricevuto dalla Pollinzi, la quale ha prontamente denunciato il fatto alle Forze dell'Ordine.

La storia raccontata dall'avvocato

«E' una situazione assurda – ha dichiarato ai nostri microfoni l'avvocatessa – però a quanto pare non è rara sopratutto nelle nostre parti. Seguo questa donna da quasi due anni, dopo che ha sporto querela nei confronti dell'ex compagno che la molestava telefonicamente, la seguiva e la minacciava in qualche caso. Quando è venuta da me era veramente in una situazione critica, era terrorizzata e a stento riusciva a raccontare quello che le stava succedendo; piano piano, con il tempo, siamo riusciti ad andare avanti e dopo un mese dalla sua prima querela, abbiamo fatto un'integrazione, poiché con la prima l'uomo non si era fermato, nonostante lei avesse provato a farlo desistere da questi atteggiamenti. Tra l'altro, lei viveva con la sua famiglia e tutti si sentivano impauriti da questa situazione, cambiando le abitudini di vita. Dopo l'integrazione della querela le cose si sono calmate».

Il processo

Si arriva, dunque, allo scorso aprile quando è iniziato il processo dove l'uomo è imputato per molestie telefoniche; da questo momento, l'avvocatessa si è iniziata a sentire “seguita” su Facebook, con richieste di amicizia da parte dell'uomo, e Instagram, bloccando l'utente. La situazione degenera qualche sera fa, quando la Pollinzi riceve dapprima un messaggio su Whatsapp, scoprendo nuovamente che il mittente era l'ex compagno della sua assistita, e un'ora dopo un sms minatorio appena citato testualmente.

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Il messaggio lanciato dal legale

«Mi sono sentita veramente disturbata – conclude l'avvocatessa – e, d'istinto, ho voluto rendere pubblica la storia. Il giorno successivo ho formalizzato la mia denuncia. Sono relativamente tranquilla perchè so che nella nostra città ci sono molti operatori della giustizia che operano in maniera professionale e sensibile. E' un attacco alla donna, ma anche alla professionista; non sarò né la prima, né l'ultima degli avvocati ad essere minacciata. Non ho intenzione di rinunciare all'incarico, non ho nessuna intenzione di lasciare sola questa donna, però non credo che questo comportamento che ha avuto nei miei confronti giovi alla sua situazione (riferendosi all'uomo n.d.r.). Vorrei lanciare un messaggio a tutte quelle donne che hanno timore di rivolgersi alle Forze dell'Ordine per farsi tutelare, e di non aver paura, perchè è peggio rimanere nel silenzio».