La sostanza, se immessa sul mercato, avrebbe fruttato circa un milione di euro. Per i tre, disposti i domiciliari
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I Carabinieri della Stazione di Bovalino, unitamente ai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, hanno arrestato in flagranza di reato, con l’accusa di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti e di armi e munizioni, i coniugi C.D. 59enne di Bovalino, pregiudicato, la moglie R.M. 56enne, incensurata e il figlio C.F. 25enne, pregiudicato, tutti di Bovalino.
In particolare, nella prima mattinata di ieri mercoledì 28 ottobre, a seguito di mirata perquisizione locale e domiciliare eseguita presso le pertinenze dell’abitazione degli indagati, il personale operante ha rinvenuto, abilmente occultate nella limitrofa vegetazione, due serre adibite a coltivazione di canapa indiana con all’interno complessivamente circa 1.000 piante di altezza compresa tra i 100 e i 200 cm, il cui valore stimato, qualora immesse sul mercato, sarebbe stato di circa 1 milione di euro; unitamente alle serre - dotate di impianto di irrigazione con sistema cosiddetto a “goccia” - veniva ritrovato anche un rudere destinato ad essiccatoio munito di 2 lampade a neon in funzione.
Nell’abitazione è stato anche rinvenuto un fucile cal. 20 perfettamente funzionante, con due munizioni in canna, posto sotto sequestro. Per i tre sono scattati gli arresti domiciliari mentre le piante rinvenute sono state distrutte, previo campionamento, sulla base di quanto disposto dall’A.G. di Locri.