Anche gli ultimi sei minori pakistani, sbarcati lo scorso luglio al porto di Roccella Ionica, dopo quaranta giorni hanno lasciato definitivamente la cittadina della Locride. Due di loro, uno di 15 e l'altro di 16 anni, ancora positivi al coronavirus, sono stati trasferiti, con un mezzo speciale della Croce Rossa di Roma, all'ospedale romano del "Celio", mentre gli altri 4 connazionali (anch’essi tra i 15 e 16 anni), risultati negativi dopo l'ultimo tampone, sono stati condotti nel centro per minori stranieri di Bocchigliero, in provincia di Cosenza.

 

Il trasferimento dei sei migranti minorenni ha, pertanto, consentito di liberare la struttura alberghiera, posta in una zona del centro di Roccella e presidiata, per circa un mese e mezzo e 24 ore su 24, dalle forze dell'ordine. La struttura, su precisa richiesta della Prefettura di Reggio Calabria, era stata messa a disposizione dal Comune di Roccella Ionica subito dopo lo sbarco, la sera del 10 luglio scorso, di una settantina di migranti pakistani, tra cui una trentina minorenni non accompagnati, individuati dalla Guardia di Finanza al largo della costa ionica a bordo di una barca a vela.

 

«In questa delicatissima vicenda - ha detto il sindaco di Roccella Ionica, Vittorio Zito - a noi, come Comune, tante cose non competeva farle. Noi, però, siamo stati e lo saremo anche in futuro, per dovere morale prima che istituzionale, ospitali e disponibili a tutto, però, per il futuro, occorrerà darsi delle regole precise e far così tesoro di quello che è successo a Roccella. A breve, infatti, il fenomeno, sono sicuro, si ripresenterà e a mio parere per gestirlo servirà una 'regia' centrale in capo alla Protezione civile regionale o ad altro organo regionale o nazionale e certezza di tutte le procedure di collocamento dei migranti che giungono sulla nostra costa, garantendo così in piena sicurezza e in strutture adeguate sotto tutti i punti di vista logistici e sanitari la loro permanenza sul nostro territorio. Se ciò non avverrà - ha concluso il sindaco Zito - sarà davvero difficile gestire, come è avvenuto a Roccella, in futuro situazioni simili».