«All'indomani della disgrazia di Cutro ho scritto al presidente della Commissione europea, al presidente del Consiglio europeo e al Consiglio Ue. Per ribadire che non possiamo attendere oltre». Lo ha dichiarato la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo aggiungendo: «Non possiamo aspettare inermi il prossimo naufragio, pericolo insito per viaggi organizzati da scafisti senza scrupoli. Le frontiere dell'Italia – ha rimarcato la premier - sono le frontiere dell'Europa».

Verso il prossimo Consiglio Ue

Un argomento centrale del prossimo Consiglio Ue è quindi «quello dell'immigrazione, un tema che il nostro governo ha ottenuto che venisse discusso in gran parte nell'ultimo Consiglio europeo. Noi siamo di fronte a un'emergenza che sta diventando strutturale». «Stiamo assistendo a una pressione migratoria senza precedenti, come ben dimostra la tragedia di Cutro». L'immigrazione «è il primo banco di prova» per l'Europa, ha spiegato la premier.

Intanto proseguono le ricerche dei dispersi. Stamane è stato  recuperato il corpo di un uomo sulla spiaggia di Praialonga, nel Crotonese. Si tratta dell'88esima vittima del naufragio di Steccato di Cutro, avvenuto lo scorso 26 febbraio.