Si è svolto alla Cittadella regionale il confronto tra Regione Calabria e territorio sul tema dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti. La giornata, organizzata dall’Ufficio per il partenariato della Regione Calabria, è stata introdotta dal portavoce del Forum del Terzo Settore, Giovanni Pensabene, che ha sottolineato l’attualità e la rilevanza del tema oggetto del confronto che rappresenta un importante segnale di sinergia tra il partenariato e la Regione.

 

A seguire il saluto introduttivo di Tommaso Calabrò, dirigente responsabile dell’Ufficio per il partenariato, che ha illustrato le iniziative messe in campo e lo spirito che sottende alle politiche di partecipazione promosse dalla Regione nei confronti del partenariato economico e sociale. Gli interventi successivi, moderati dal docente dell’Unical, Piero Fantozzi, sono stati affidati agli attori del sistema dell’accoglienza in Calabria.

 

A dare il via alla sessione mattutina, caratterizzata dagli interventi istituzionali, la testimonianza del sindaco di Riace, Mimmo Lucano che ha evidenziato le ricadute positive e le opportunità concrete sul territorio che si sono realizzate attraverso un modello di integrazione ed accoglienza che ha scongiurato lo spopolamento e l’abbandono dei centri minori. “Il modello Riace -ha detto Lucano- è nato in modo spontaneo, proprio dopo uno sbarco. Il centro storico, ormai abbandonato, è stato ripensato, dando ospitalità ai migranti nelle case lasciate vuote dei nostri immigrati. Ringrazio il Presidente Oliverio per il suo impegno nel dare forza e continuità a questa esperienza”.

Piano per l’integrazione

Il referente dell’UNHCR Federico Tsucalas ha illustrato invece il progetto pilota sull’integrazione in Calabria e l’impostazione del Piano nazionale per l’integrazione, raccontando il ruolo dell’UNHCR di supporto agli sbarchi e di mappatura regionale per comprendere la realtà e i servizi esistenti e dare voce alle esperienze di qualità. Obiettivo del progetto è realizzare un Piano regionale per l’integrazione in linea con quello nazionale e porre le basi locali per consentire le diverse iniziative sul territorio.

Calabria regione che accoglie

Ha poi preso la parola Giovanni Manoccio, delegato regionale per i migranti, che ha raccontato le azioni e le politiche messe in campo dall’Amministrazione regionale nell’ultimo triennio a favore dei migranti, sottolineando la necessità di una professionalizzazione delle figure da impiegare nei progetti e, al contempo, facendo emergere la grande capacità della Calabria di essere regione che accoglie. Manoccio, infine, ha anche ricordato come la Regione Calabria abbia registrato il plauso della Commissione Europea per le azioni messe in campo soprattutto nella gestione delle emergenze, anche nei confronti dei minori non accompagnati.

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I progetti messi in campo

Il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, ha ulteriormente evidenziato come il tema dell’integrazione sia centrale, poiché legato allo sviluppo del territorio e alla legalità. Ha ricordato la inclinazione della Calabria ad accogliere, come elemento caratterizzante il DNA dei calabresi, che “non si sono mai posti in termini di rigetto alle migliaia di uomini e donne approdate sulle nostre coste”. Oliverio, inoltre, ha richiamato alla necessità di “dare risposte che si pongano il problema oltre l’accoglienza, trovando un modo che possa conciliare la sicurezza”. “La Regione – ha proseguito – registra una continua crescita nella volontà dei Comuni di mettere in atto progetti che favoriscano processi di integrazione e accoglienza, anche raccogliendo dalle numerose esperienze presenti nella nostra regione, come per esempio il modello Riace”.

 

Maurizio Alfano, coordinatore della Consulta per i Minori, ha sottolineato come ci siano delle azioni che vanno necessariamente armonizzate, sottolineando l’importanza di avere un approccio umano prima che legato ai processi, seppure legittimi, di sicurezza, tra cui l’identificazione, per consentire agli migranti di orientarsi rispetto al luogo di sbarco. “Per i minori ancor di più devono esserci misure univoche e il diritto deve essere certo”.

 

Protocollo Taverna

Riflettori puntati sul protocollo di Taverna, voluto e siglato dal ministro degli Interni, Marco Minniti, con l’intervento del prefetto di Catanzaro, Luisa Latella, protocollo che è stato realizzato a stretto contatto con Anci e dovrebbe consentire il passaggio da Cas agli Sprar. “I Comuni che accolgono i migranti -ha affermato il Prefetto, sottolineando l’importanza del confronto e della sinergia tra gli attori del sistema per una capacità progettuale che dovrà concretizzarsi entro marzo 2018 anche con l’istituzione di task force provinciali a sostegno dei Comuni- avranno importanti risorse per le comunità che possono essere reinvestiti nel sociale o in opere pubbliche”.