Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Aveva urlato il suo disappunto già nei giorni scorsi il sindaco di Catanzaro Abramo, che ora richiede l’intervento diretto del ministro dell’Interno Alfano per capire cosa è andato storto a Messina, nella gestione dei tifosi in trasferta.
“In occasione della partita tra Messina e Catanzaro – ha scritto Abramo – si sono verificati fatti gravi e incresciosi che hanno messo seriamente a repentaglio l'incolumità fisica dei quasi 200 tifosi catanzaresi che hanno seguito la loro squadra. Per motivi ancora tutti da chiarire, è venuto a mancare il servizio di trasporto degli ultras catanzaresi dal porto fino allo stadio che sarebbe dovuto avvenire con l'utilizzazione di alcuni bus. Il trasporto è stato invece effettuato con un'improvvisata "carovana" di taxi che è stata assaltata dagli ultras locali, nonostante l'apprezzabile sforzo dei poliziotti che facevano da scorta. Ancora più grave è ciò che avvenuto a fine partita, quando i tifosi sono rimasti allo stadio in attesa di rientrare al porto, stante il rifiuto dei tassisti di prenderli a bordo. Solo un'ora e mezzo dopo la fine dell'incontro, due autobus reperiti dalla polizia hanno consentito il trasporto dei catanzaresi. Appare evidente che l'approssimazione e la superficialità nella gestione dell'ordine pubblico potevano portare a conseguenze molto gravi, poiché nei fatti le due tifoserie sono venute a diretto contatto nella fase di arrivo allo stadio. È paradossale rilevare poi che nei giorni precedenti, vista la rivalità tra le due opposte tifoserie, si era svolta una riunione in Prefettura in cui ogni soggetto (Prefettura, Comune, società) aveva assunto precisi impegni organizzativi, poi venuti inspiegabilmente meno. Tali fatti hanno anche suscitato la viva reazione del Coisp di Messina e della Calabria che, in un comunicato congiunto, hanno sottolineato i rischi a cui sono stati esposti gli agenti in una situazione che è finita fuori controllo".
"Le chiedo formalmente – conclude Abramo – l'apertura di un'inchiesta amministrativa per accertare le cause ed eventuali responsabilità per quanto accaduto a Messina”.