L'indagine è stata condotta dalla polizia di Cosenza a seguito della segnalazione della vittima. Il questore: «Denunciate tutti i soprusi»
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Un tunisino di 54 anni, Nasreddin Chedl Ben Amor, in Italia senza fissa dimora, è stato arrestato dagli agenti della questura di Cosenza in un’abitazione di Lattarico, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip per il reato di stalking.
La denuncia dopo i messaggi persecutori
Le indagini hanno preso spunto dalla denuncia presentata nello scorso mese di aprile da una consulente del lavoro per cittadini italiani e stranieri, impiegata in una agenzia di Cosenza. Secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine, fin dal novembre 2017, l’extracomunitario ha iniziato a molestare la donna con una serie di messaggi dal contenuto macabro e con immagini oscene di coltelli, mannaie e carni crude tagliate a pezzi, culminando infine in un video nel quale si vedeva una persona, non identificata, scuoiata viva.
Ossessione pericolosa
In preda ad uno stato di terrore, temendo che il tunisino potesse arrecarle del male e nella convinzione che l’uomo avesse maturato nei suoi confronti una forma di ossessione violenta, la donna si è presentata alla polizia per chiedere aiuto. Il quadro indiziario raccolto ha consentito alla procura della Repubblica di chiedere ed ottenere l’arresto dal Gip.
Il questore: «Denunciate ogni sopruso»
Il questore Giancarlo Conticchio ha rinnovato l’invito a denunciare ogni sopruso ed ogni violenza di qualsiasi genere, anche in forma anonima. La mancata denuncia infatti, induce i soggetti violenti ad amplificare i comportamenti persecutori con il rischio di giungere ad un livello tale da mettere a rischio l’incolumità delle vittime.