Una lettera per lenire i dolori, soprattutto quelli dell'anima. È l'idea venuta a Benedetta Sagario, giovane di Praia a Mare, che segue con attenzione sui social il caso dell'amico Maurizio Coluccio. Quest'ultimo, che i lettori di LaC conoscono bene, è un ex poliziotto 51enne della città dell'isola Dino, che da oltre un decennio combatte contro le conseguenze della sindrome di Cogan in forma atipica, unico caso al mondo, una malattia altamente degenerativa. Di recente, le sue condizioni di salute sono notevolmente peggiorate e i dolori in tutto il corpo non gli lasciano tregua. Passa le giornate in solitudine, senza poter far nulla, a fissare il soffitto di casa sua, una piccola abitazione nel cuore di Siena, dove si è trasferito per curare al meglio la patologia, dopo che nel 2012 la Calabria subì gli indiscriminati tagli alla sanità. Oltre alla malattia, ultimamente Maurizio deve combattere anche l'isolamento.

Così, ispirandosi a una storia già nota, l'amica Benedetta ha pensato di aiutarlo chiedendo per lui l'invio di lettere da tutta Italia mediante le nostre testate.

Ecco come fare a inviare la lettera

La donna, come abbiamo detto, si è ispirata alla storia di Lorenzo Bastelli, morto nel novembre scorso dopo aver lottato a lungo contro il sarcoma di Ewing. Sua madre, Francesca Ferri, prima che suo figlio se ne andasse aveva lanciato un appello a mezzo a stampa: «Scrivetegli delle lettere, così non si sente solo». I lettori presero l'appello molto seriamente e nel giro di poche ore inondarono la casella di posta del piccolo Lorenzo, circostanza che per qualche giorno gli restituì il sorriso. Ora il medesimo appello arriva per Maurizio, arrivato allo stremo delle sue forze, che di recente ha fatto sapere ai suoi follower di pensare alla morte come un atto di liberazione. Per chi volesse scrivergli, può mandare una missiva al seguente indirizzo di posta: Odvtll (organizzazione di volontariato e tutela legale lavoratori), via Bartolomeo Renaldini, 2, 53100, località Taverne D'Arbia, Siena (SI).

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La storia di Maurizio

Maurizio Coluccio si ammala giovanissimo e a 41 anni è costretto ad andare in pensione. Dopo tre interventi a Cancun, in Messico, che gli avevano ridato le speranze di una lunga vita, al ritorno in Italia ha sempre dovuto fare i conti con una serie di complicazioni. Nel corso degli anni ha quasi perso l'udito, ha avuto sette infarti, ischemie, embolie, ha perso un polmone e ha mezzo cuore atrofizzato. Negli ultimi mesi, le sue condizioni di salute e i dolori sono peggiorati al punto da dover ricorrere quasi quotidianamente alla morfina. Ora la sua vita è un bivio. Come ha scritto sui social, dove racconta il suo calvario, ha accarezzato più volte l'idea di porre fine alla sua esistenza, a meno che non riesca a tornare a Cancun ed operarsi di nuovo. Servono però tanti soldi e al dolore si aggiunge l'angoscia di non farcela. Pertanto, la concittadina Benedetta Sagario deve aver pensato che parole di incoraggiamento, anche dagli sconosciuti, potrebbero certamente aiutarlo a ritrovare un briciolo di serenità.