Per l’uomo, 86enne, una prognosi di due settimane e sei punti di sutura al capo: «Preoccupante degrado del mondo giovanile». Dura condanna per l’episodio da parte dell’amministrazione comunale
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Un grave episodio di violenza ha scosso la comunità di Marina di Gioiosa. Natale Bianchi, 86 anni, molto conosciuto in zona per il suo impegno nel sociale, è stato vittima ieri in pieno centro cittadino di un’aggressione che gli ha provocato una ferita alla testa, cucita con 6 punti di sutura e una prognosi di circa due settimane.
Secondo le prime ricostruzioni, l’ex prete antimafia avrebbe ripreso un gruppo di ragazzi per comportamenti poco rispettosi. In risposta, uno di loro lo ha spinto facendolo cadere a terra. Alcuni passanti hanno immediatamente allertato i soccorsi e l’ambulanza del 118, che ha trasferito l’uomo all’ospedale di Locri dove è stato medicato. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato le indagini per identificare i responsabili. Gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze e visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza per chiarire i dettagli dell’aggressione.
«Nella vita non sono mai stato fermo quando si è trattato di intervenire per richiamare i ragazzi o gli adulti – ha raccontato Bianchi, raggiunto telefonicamente - potrei raccontare diversi episodi dove ho messo a rischio anche la mia vita. Mi viene di istinto intervenire quando vedo soprusi verso i deboli e gli indifesi. La percezione è quella di un degrado preoccupante del mondo giovanile».
L’episodio ha generato sgomento anche tra l’amministrazione comunale, che ha condannato fermamente l’episodio. «Ci sentiamo di stigmatizzare il diffondersi soprattutto tra i giovani di una subcultura che non prende le distanze dalla violenza e che occupa lo spazio pubblico con arroganza e presunzione, non accettando interlocuzioni con persone più mature – si legge in una nota del Comune - Natale Bianchi, i cui trascorsi di impegno pubblico e sociale a favore dei giovani sono noti alle cronache nazionali, sin dai tempi in cui si oppose coraggiosamente alla criminalità organizzata sulle piazze cinquanta anni fa, ha fatto le spese per il proprio coraggio e la propria fermezza nel richiamare alcuni ragazzi a un comportamento rispettoso di se stessi e degli altri. Questo è inaccettabile».
«Avremo modo di incontrarlo nei prossimi giorni e parlare con lui di quello che è accaduto e di quello che si può fare per favorire la cultura della comprensione e del dialogo anche fra i giovani, per proseguire in modo ancor più utile e incisivo il nostro lavoro, – conclude la nota dell’amministrazione comunale – che ha già prodotto importanti risultati in termini di coinvolgimento e crescita culturale e civile, in collaborazione con le istituzioni scolastiche, le forze dell'ordine, e in generale con tutti i cittadini di Marina di Gioiosa Ionica».