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Braccia incrociate e bandiera in piazza per lavoratori Telecom che il 30 giugno in occasione dello sciopero nazionale proclamato dalla Slc Cgil si ritroveranno nel piazzale piazzale antistante la sede di Sarrottino. Tante le motivazioni della protesta. A partire dal caring il controllo a distanza. Nonostante un referendum abbia respinto l’ipotesi, che prevede il controllo totale a distanza e il monitoraggio quotidiano delle prestazioni, la registrazione delle conversazioni e archiviazione in apposite banche dati per l’ elaborazione di studi di settore sulle esigenze del cliente a partire dalla “codificazione delle sensazioni espresse”, ora il governo ha approvato la procedura, concedendo alle aziende una liberalizzazione dei controlli.
Ma i lavoratori protesteranno anche per il mancato finanziamento della “solidarietà espansiva”, che avrebbe dovuto portare a quattro mila assunzioni. «Ora non solo quelle assunzioni non ci saranno – spiega Daniele Carchidi, segretario generale Slc Cgil Calabria - ma parrebbe che Telecom Italia sia pronta a dichiarare un cospicuo numero di esuberi nei prossimi mesi».