Maltrattata e minacciata, un'anziana mamma trova il coraggio di denunciare il figlio: arrestato

E' accaduto a Crosia, nel cosentino. La donna era stata anche trascinata all'interno dell'abitazione. A seguito della sua coraggiosa presa di posizione, per il 58enne sono scattate le manette

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di Marco  Lefosse
22 agosto 2018
08:44

Due anni di maltrattamenti e continue minacce di morte, una donna ultraottantenne ha trovato il coraggio di denunciare il figlio che è stato tratto in arresto dai carabinieri. E' successo nel pomeriggio di ieri a Mirto, nel centro urbano del comune di Crosia, sullo Jonio cosentino, dove i militari dell'Arma hanno fatto scattare le manette ai polsi di S.A., 58enne e già noto alle forze dell'ordine, con l'accusa di maltrattamenti in famiglia.

Una storia triste ma che ha avuto un epilogo probabilmente inatteso fino a qualche anno fa. Il coraggio dell'anziana donna è stato proverbiale ed esemplare. Dal momento che a seguito dell’ennesimo episodio di violenza ha deciso di denunciare l’accaduto ai carabinieri della locale Stazione. I militari hanno da subito capito che la situazione descritta dall’anziana signora era certamente rilevante e, grazie ai ripetuti contatti con la stessa, sono riusciti ad ottenere tutte le informazioni necessarie per poter procedere all'arresto del figlio.


Una storia di violenza familiare che andava avanti da oltre due anni

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal procuratore capo Eugenio Facciolla, hanno fatto luce sui vari episodi accaduti, mostrando come gli stessi avevano avuto origine a partire dal 2016 ma che, tuttavia, «solo di recente - si legge nella nosta stampa diramanta dalla Compagnia dei Carabinieri di Rossano - erano stati denunciati grazie al rapporto instaurato tra la persona offesa ed i militari dell’Arma. In un caso l’uomo aveva dapprima minacciato la madre e in seguito l’aveva trascinata per i capelli all’interno dell’abitazione, procurandole delle lesioni».

Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Castrovillari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’episodio ha nuovamente mostrato la centralità e l’importanza delle Stazioni Carabinieri, ove i militari operano e svolgono la propria attività con assoluta vicinanza ai cittadini ed alle loro problematiche, in un contesto - quello di Mirto Crosia - dove il presidio delle forze dell'ordine continua a rimanere sottodimensionato a fronte del numero di abitanti, residenti e della stessa utenza che gravita nell'area della cittadina traentina.

Giornalista
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