Maltempo, sciolta l'unità di crisi a Crotone. A giorni la conta dei danni

All'ultimo briefing di oggi pomeriggio, hanno preso parte anche il sindaco e presidente della Provincia Ugo Pugliese, e il capo della Protezione Civile regionale Carlo Tansi

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di Giuseppe Laratta
6 ottobre 2018
19:41

Dopo l'ultimo brefing convocato alle ore 18, è stata sciolta l'unità di crisi per il maltempo organizzata in Prefettura a Crotone. Presenti - oltre al prefetto Cosima Di Stani, i rappresentanti delle forze dell'ordine, la Croce Rossa e le associazioni di volontariato – anche il sindaco e presidente della Provincia Ugo Pugliese, e il capo della Protezione Civile regionale Carlo Tansi. Si chiude, dunque, una tre giorni intensa e faticosa, anche se l'attenzione rimane alta nelle prossime ore.

«Qui a Crotone è andata benissimo – ha dichiarato Tansi ai nostri microfoni – c'è stata una gestione esemplare sia dell'emergenza che della prevenzione, perchè nonostante abbia piovuto oltre 600 millilitri d'acqua in 48 ore, non ci sono stati danni importanti e soprattutto vittime. Questo grazie a un lavoro di prevenzione, di pulizia di fossi, canali e griglie, e anche rispetto ai lavori che sono stati fatti nei canali di corsi d'acqua; come anche lo sgombero preventivo di 400 persone dalle zone in cui poi si sono verificati in alcuni casi eventi alluvionali. Probabilmente domani torneranno nelle loro case, e questo è il modo corretto di gestire un'emergenza. Abbiamo inviato su tutta la costa ionica, sia catanzarese che crotonese, i nostri mezzi, le torri-faro per illuminare a giorno tutte le aree colpite dall'emergenza, anche perchè ricordo che questa notte c'è stata l'allerta rossa, infatti proprio in queste zone abbiamo avuto effetti importanti, soprattutto a Davoli e Botricello».



«Ora si torna alla normalità – conclude il capo della Protezione Civile calabrese –
da domani dovrebbero migliorare in modo deciso le condizioni meteo, secondo quanto ci hanno detto dal dipartimento nazionale. Poi, dopo la messa in sicurezza delle persone, bisognerà iniziare la conta dei danni riguardo agli effetti sul territorio; in settimana faremo una ricognizione dei danni anche sul lato tirrenico, dopodiché collazioneremo tutti gli elementi per poter redigere la relazione per lo stato d'emergenza che sarà proposta alla Giunta Regionale, che a sua volta al proporrà al dipartimento nazionale».

Giornalista
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