Sono giunte a Cosenza le spoglie di Dario Antoniozzi, deceduto a Roma il giorno di Natale all’età di 96 anni.

Deputato democristiano per sette legislature consecutive, dal 1953 al 1980, e membro del Parlamento Europeo dal 1979 al 1989, Antoniozzi riposerà per suo espresso desiderio, nel cimitero del capoluogo bruzio, città che ha rappresentato nelle istituzioni anche con incarichi governativi di prestigio. In particolare è stato sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri nel Governo di Emilio Colombo, tra il 1970 ed il 1972, e ministro prima del Turismo e dello spettacolo poi dei Beni culturali, in entrambi i casi nominato da Giulio Andreotti.

Proprio durante la sua permanenza al ministero dello Spettacolo, nel 1977, il Rendano di Cosenza ottenne il riconoscimento di Teatro di tradizione. Prima della sepoltura, una cerimonia funebre è stata celebrata nella Chiesa di San Nicola, officiata dal parroco don Mario Cassano. Erano presenti tra gli altri, l’ex Viceministro Mario Tassone e l’ex parlamentare Pierino Rende oltre ai familiari di Antoniozzi, tra i quali il figlio Alfredo, eurodeputato dal 2004 al 2014, con alle spalle anche incarichi di consigliere e di assessore regionale del Lazio.

Il cordoglio del sindaco Mario Occhiuto

«Con la scomparsa dell’On. Dario Antoniozzi, la città di Cosenza perde una delle personalità più illuminate della politica nazionale e calabrese cui va ascritto non solo il merito di aver saputo dare un contributo straordinario allo sviluppo del nostro Paese e del nostro territorio, ma anche quello di aver preparato, con sorprendente lungimiranza, il terreno per la svolta europeista dell’Italia». Così il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ha espresso profondo cordoglio per la scomparsa dell’ex deputato democristiano, anche a nome dell’intera giunta comunale.

«Una perdita - si legge nel messaggio - che priva la città di Cosenza di una presenza e voce autorevole, capace di suscitare apprezzamento e ammirazione profondi, e della quale continuiamo ad essere oggi fieri ed orgogliosi per come ha saputo rappresentare la nostra città nelle istituzioni. Grazie alle sue qualità di politico sopraffino e di valore, dotato di un alto senso delle istituzioni ebbe modo di distinguersi e di lasciarsi apprezzare, sia come parlamentare, ruolo che ricoprì per lunghissimo tempo, sia come ministro. Ai suoi insegnamenti – sottolinea ancora il sindaco Occhiuto - si sono ispirati anche tutti quei giovani che hanno intrapreso la carriera politica quando Antoniozzi, vero e proprio esempio da seguire, deteneva la leadership della Democrazia Cristiana in Calabria. Importante il contributo che seppe dare allo sviluppo delle istituzioni europee. La sua figura ed il suo stile di politico raffinato ebbero, infatti, modo di emergere anche con la nascita del Parlamento europeo, al servizio del quale mise la sua esperienza maturata nei lunghi anni trascorsi a Montecitorio».