Demolito un fabbricato abusivo sul demanio marittimo del Comune di Corigliano-Rossano, in località Valanello- Gamicella. Questa mattina si è proceduto all’abbattimento del manufatto fatiscente, ricettacolo di rifiuti e luogo di ricovero per barboni o clochard, sottoposti a gravi rischi igienico-sanitario. Non avendo il proprietario ottemperato all’ordinanza di demolizione, i lavori sono stati eseguiti dal Comune con rivalsa sul responsabile dell’abuso edilizio. «Con la demolizione della struttura abusiva si ripristina la legalità e si restituisce bellezza al territorio – ha dichiarato l’Assessore all’urbanistica Tatiana Novello -. La riqualificazione ambientale e la lotta all’abusivismo edilizio sono una priorità di questa Amministrazione Comunale».

Il caso venne trattato dal nostro network

Il caso fu trattato dal nostro network durante l’estate scorsa raccogliendo le testimonianze dei residenti della zona costiera che lamentarono anche altri disagi e disservizi. 

Prevale la cultura degli insediamenti residenziali e non già ricettivi

Il problema, tuttavia, non è solo di carattere ambientale o di ripristino della legalità, ma riguarda le politiche del turismo e della solidarietà. Si abbattono manufatti sulla costa senza che vi siano un indotto: prevale la cultura degli insediamenti residenziali e non già ricettivi utili a garantire posti di lavoro. Nuove lottizzazioni e costruzioni realizzate a monte ma che non producono indotto, se non provvisorio (la realizzazione della casa – manodopera, muratori e carpentieri), poi il collasso. Per di più, si contuano ad autorizzare nuovi insediamenti nella consapevolezza che i reflui faranno fatica ad essere convogliati negli impianti di depurazioni poiché, questi, saturi.

Concessioni ai ricchi a scapito delle povertà

Ma l’aspetto ancora più inquietante riguarda l’ambito delle povertà. Molte concessioni rilasciate sulla spiaggia, pur nella legalità, sono state rilasciate nel tempo a soggetti giuridici riconducibili a famiglie benestanti, alcune delle quali mantengono in stand-by le aree interessate senza produrre economia e/o lavoro. Una delle questioni da affrontare è una rivisitazione delle concessioni, attraverso, un attento monitoraggio affinché si dia vita a bandi per l’assegnazione dei lotti riservati a soggetti giuridici composti da componenti a basso reddito e in stato di disoccupazione. Sul punto è intervenuta la presidente della commissione consiliare Ambiente Liliana Zangaro:« Avvieremo un’azione di verifica circa le eventuali concessioni inutilizzate e, se vi saranno le condizioni, daremo seguito a procedure di revoca  delle stesse destinandole alle categorie meno abbienti o all’associazionismo».