«So di aver avuto giustizia perché è stato dato il massimo della pena ma è una giustizia a metà perchè mi sento abbandonata dallo Stato».

È serena ma allo stesso tempo amareggiata Maria Antonietta Rositani. La donna che è sopravvissuta al suo aguzzino, l’ex marito Ciro Russo, che ha tentato di ucciderla dandole fuoco. Con non poca fatica ha commentato le motivazioni della sentenza.

Le motivazioni

La parole dei giudici l’hanno scossa: «L’imputato ha dimostrato una volontà di perseverare nell’obiettivo programmato, ossia quello di punire la moglie per la fine della loro relazione, per la detenzione successiva alla denuncia sporta, nonché per l’intento di proseguire nell’azione legale, finalizzata alla separazione e all’affido esclusivo del figlio minore, e un’assenza di qualsivoglia ripensamento critico dei propri atteggiamenti».

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