Uno spacciatore a credito che non riuscendo a rientrare della somma di droga ceduta aveva minacciato non solo il consumatore ma tutta la sua famiglia.

 

Ecco perché lo scorso primo maggio, personale della Polizia di Stato del Commissariato di Lamezia Terme, guidato dal dirigente Raffaele Pelliccia,  ha tratto in arresto Mario Marcianò, lametino di 21 anni, in esecuzione di un’ordinanza applicativa di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Lamezia Terme.

 

Il ragazzo, a seguito di accurate indagini svolte dai poliziotti della Squadra Investigativa del Commissariato lametino, era stato deferito alla locale Procura della Repubblica per i reati di spaccio di sostanze stupefacenti e tentata estorsione nei confronti di un giovane tossicodipendente e dei suoi familiari.

 

Le indagini hanno permesso di svelare un’intensa attività di spaccio di cocaina posta in essere dall'arrestato nei confronti della giovane vittima, con modalità di cessione a credito della sostanza. Il debito accumulato e l'impossibilità nel fare fronte al suo pagamento da parte del giovane tossicodipendente avevano spinto Marcianò a recarsi fin sotto l'abitazione della sua vittima minacciando anche i suoi familiari di gravi ritorsioni, qualora non gli fosse stata pagata la somma pretesa per lo stupefacente.

 

L'impianto accusatorio raccolto, frutto delle approfondite indagini degli investigatori del Commissariato, è stato pienamente condiviso dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, nella persona del Procuratore Salvatore Curcio e del suo Sostituto, Marica Brucci, che hanno richiesto ed ottenuto dal Gip del Tribunale, in tempi brevissimi, la misura cautelare.